L’arrivo del codec AV1 su Android porta benefici in termini di qualità video, ma solleva domande sulla compatibilità con i dispositivi più vecchi.

Nell’ambito della costante evoluzione del settore dei video digitali, la qualità e l’efficienza della codifica video hanno acquisito un’importanza crescente. Con l’introduzione dei video in 4K, è diventato evidente che i vecchi codec come H264 non erano più adeguati per gestire i nuovi carichi di dati. In risposta a questa sfida, il codec AV1 si è affermato come il nuovo standard per la decodifica e la codifica video, promettendo miglioramenti nella gestione della qualità video senza compromettere la velocità o la fluidità.

Recentemente, Google ha annunciato una transizione verso l’utilizzo del codec AV1 su dispositivi Android e YouTube, segnando uno sviluppo importante per rimanere al passo con le esigenze moderne di streaming video. Arif Dikici, del team Android Video and Image Codecs, ha rivelato su LinkedIn che Android implementerà un nuovo decodificatore AV1, conosciuto come libdav1d, sviluppato dal team di VLC. Questo aggiornamento sarà disponibile per i dispositivi che operano su Android 12 e successivi, a partire dall’aggiornamento di marzo 2024 del sistema Google Play System.

Tuttavia, l’introduzione di questo codec non sarà senza sfide. Anche se l’aggiornamento fornirà il supporto AV1 a molti dispositivi Android, non sarà attivato automaticamente. I dispositivi continueranno a utilizzare il decoder AV1 preesistente, il libgav1, a meno che un’app non richieda esplicitamente il nuovo decoder dav1d. YouTube è stata una delle prime applicazioni a richiedere il nuovo decodificatore, suscitando preoccupazioni tra gli utenti Android, in particolare quelli con dispositivi più vecchi o di fascia media che potrebbero non avere il supporto per la decodifica hardware AV1.

Uno degli aspetti più controversi di questo aggiornamento riguarda il potenziale impatto sulla durata della batteria dei dispositivi che devono affidarsi alla decodifica software. Molti utenti temono che l’abbandono della decodifica hardware possa portare a un consumo più rapido della batteria durante lo streaming di video. Queste preoccupazioni non sono infondate, soprattutto considerando che dispositivi di fascia alta hanno maggiori probabilità di beneficiare della decodifica hardware.

Nonostante le preoccupazioni, l’introduzione dei codec AV1 su piattaforme come YouTube segue un precedente stabilito da Netflix nel 2020, quando ha implementato lo stesso codec per migliorare l’efficienza dello streaming su dispositivi Android. Anche se la transizione di Netflix non ha generato grande clamore, rimane da vedere se le preoccupazioni degli utenti Android per il cambiamento annunciato da Google si attenueranno nel tempo.

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Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.

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