Sorprese in vista per i fedeli utenti del servizio di storage di Google Drive: dal 2024, nuove dinamiche in fatto di condivisione e download.

Google, la multinazionale che da anni ci accompagna nelle sfide quotidiane legate al digitale, sta per rivedere una delle sue piattaforme più utilizzate: Google Drive. Chi di noi non ha mai approfittato dei numerosi strumenti di collaborazione che quest’applicazione e tutto l’universo di Workspace offrono? Dall’invio di un documento ai colleghi fino alla condivisione delle foto delle ultime vacanze con amici e famiglia, Google Drive ha reso tutto ciò semplice e immediato, soprattutto grazie a una integrazione impeccabile con gli smartphone Android e i Chromebook.

Tuttavia, proprio quando ci eravamo abituati alla sua funzionalità, una novità potrebbe cambiare le carte in tavola. A partire dal prossimo anno, infatti, ci saranno alcune modifiche che influenzeranno il modo in cui scarichiamo e condividiamo i nostri file su Drive. Ma perché questa decisione?

Il cambiamento riguarda l’abbandono del supporto ai cookie di terze parti. Una scelta che ricalca quella già attuata per i browser web. In pratica, scaricando un file da Google Drive, non verranno più utilizzati i cookie di terze parti durante il processo. La conseguenza diretta? Le informazioni e i metadati dell’utente – quel complesso di dettagli che ci descrivono e che spesso, senza saperlo, condividiamo – non verranno più condivise con altre aziende che potrebbero essere interessate a questi dati. Di fatto, Google Drive sembra voler fare un passo avanti nella protezione della privacy, rendendo l’esperienza di condivisione e scaricamento molto più sicura. Questa nuova politica entrerà in vigore a partire dal 2 gennaio 2024.

Tuttavia, se da una parte ci sono indubbi benefici in termini di sicurezza, dall’altra questa novità potrebbe non essere accolta con entusiasmo da tutti. L’implementazione del nuovo sistema, infatti, cambierà il modo di condividere i file, rendendo la vita un po’ più complessa, soprattutto per gli utenti storici di Google Drive. Al momento, è infatti possibile condividere un file su Drive in maniera estremamente semplice, attraverso la creazione di link o aggiungendo collaboratori, ma con l’addio ai cookie di terze parti, alcune applicazioni esterne che utilizzano questi link per importare file o inserirli nei siti web potrebbero dover rivedere le loro modalità di funzionamento.

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Carolina Napolano
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