Una strategia bilanciata tra l’integrazione dell’Exynos 2400 e lo Snapdragon 8 Gen 3 potrebbe decidere il successo del prossimo smartphone di punta.

A pochi mesi dall’attesissimo lancio del Galaxy S24 previsto per l’inizio del 2024, il mondo tech è in fermento. Da una parte, le aspettative per il nuovo Snapdragon 8 Gen 3, dall’altra, la mossa strategica di Samsung nel potenziare la produzione dell’Exynos 2400, basato su una raffinata architettura a 4 nm.

Ma la domanda che sorge spontanea è: Perché Samsung sta scegliendo di limitare la presenza dell’Exynos 2400 nei suoi futuri smartphone? Gli insider, citando TrendForce, hanno rivelato un interessante sviluppo: Samsung avrebbe “riavviato il suo progetto AP interno”. Inizialmente, ci si potrebbe aspettare che il gigante sudcoreano stia lavorando alacremente per produrre core personalizzati in stile Apple. Tuttavia, le informazioni suggeriscono che l’attenzione si concentri sull’Exynos 2400.

Il pattern di Samsung ha sempre seguito una sorta di tradizione: la presentazione del chipset precede quella dello smartphone. Questa volta non sembra essere diverso, poiché le voci sussurrano di un annuncio dell’Exynos 2400 nel quarto trimestre del 2023.

Quello che appare chiaro è il modo in cui Samsung potrebbe distribuire la sua versione Exynos 2400 del Galaxy S24. Mentre in passato, i consumatori europei e asiatici hanno avuto la variante Exynos dei flagship di Samsung, sembra che con l’S24, la distribuzione sarà più limitata. E qui sorge una nuova domanda: Samsung sta mettendo in ombra deliberatamente il suo chipset?

È possibile che Samsung, nella sua ricerca di eccellenza, non voglia esporre eccessivamente un chipset che potrebbe non competere alla pari con lo Snapdragon 8 Gen 3. Limitando la distribuzione dell’Exynos 2400, l’azienda potrebbe tentare di prevenire potenziali reazioni negative da parte dei consumatori, che potrebbero percepire una variante come inferiore rispetto all’altra.

E c’è un altro fattore da considerare: la produzione stessa degli smartphone. Con una previsione di riduzione a 220 milioni di unità per il 2023, Samsung potrebbe perdere il suo posto di leader nel mercato degli smartphone, lasciando spazio ad Apple. Ogni mossa è cruciale, e l’introduzione massiccia di un nuovo chipset potrebbe essere un rischio troppo grande da correre in un momento così delicato.

Mentre Samsung fa i conti con le sue strategie interne, il settore attende con impazienza la prossima mossa del gigante tecnologico. La strada verso l’Exynos 2500 potrebbe rappresentare il ritorno in auge di Samsung nel mondo dei chipset. Ma, come sempre, il futuro è un libro ancora da scrivere.

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