Discord aggiorna le sue politiche per la tutela dei minori. Vieta i server di incontri per adolescenti e la condivisione di CSAM generato dall’IA.

Discord ha aggiornato la sua politica al fine di tutelare maggiormente bambini ed adolescenti sulla sua piattaforma. Ciò è avvenuto in parte anche per le notizie emerse che riguardavano l’uso dell’app per creare e diffondere materiale pedopornografico (CSAM) e per adescare giovani adolescenti. La piattaforma ora vieta esplicitamente il CSAM generato dall’intelligenza artificiale. Come è stato recentemente riportato, l’IA generativa ha portato anche all’esplosione di immagini realistiche con rappresentazioni di minori in situazioni sessuali che sta notevolmente complicando la lotta alla pedopornografia.

Oltre a vietare il CSAM generato dall’IA, Discord ora vieta esplicitamente anche qualsiasi altro tipo di testo o contenuto multimediale che sessualizzi i bambini. La piattaforma ha vietato anche i server di incontri tra adolescenti per evitare la diffusione di contenuti sessualmente espliciti e ha promesso di prendere provvedimenti contro gli utenti che non rispetteranno le regole.

Discord ha anche precisato nelle sue nuove politiche che gli adolescenti più grandi trovati ad adescare adolescenti più giovani saranno “esaminati e presi provvedimenti in base alla Politica sulla condotta sessuale inappropriata con i bambini e sull’adescamento”. Vengono condannati fermamente adescamento e comportamenti inappropriati con i minori.

Oltre ad aver aggiornato le sue regole, Discord di recente ha lanciato uno strumento Family Center che i genitori possono utilizzare per tenere sotto controllo l’attività dei loro figli. I genitori non saranno in grado di vedere il contenuto effettivo dei messaggi dei loro figli, ma potranno vedere con chi sono amici e con chi chattano sulla piattaforma. Discord spera che queste nuove misure e strumenti, in aggiunta ai già esistenti come la scansione proattiva delle immagini caricate sulla piattaforma utilizzando PhotoDNA, possano contribuire a mantenere al sicuro i suoi utenti minorenni.

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Carolina Napolano
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