Per gli adolescenti sta diventando sempre più un’abitudine e dipendenza utilizzare lo smartphone o qualsiasi altro dispositivo elettronico come tablet e computer, in qualunque momento della giornata, non soltanto per giocare, navigare e chattare.

La tecnologia è un argomento molto delicato e da saper maneggiare con cura, soprattutto quando si tratta della salute mentale di buona parte dei giovanissimi. Internet potrebbe divenire una “grave patologia” negli adolescenti, sempre più attratti dall’acquistare smartphone, tablet e dispositivi di ultima generazione.

Ci sono molti rapporti che analizzano l’effetto dei dispositivi elettronici e dei social sugli adolescenti. Stando a un rapporto pubblicato da Sapien Labs, utilizzare lo smartphone potrebbe essere responsabile di un regresso della salute mentale dei giovani nella fascia di età tra i 18 e 24. Prima che arrivasse la digitalizzazione, gli adolescenti avrebbero trascorso “da 15.000 a 25.000 ore comunicando faccia a faccia con i coetanei e familiari”. Con la comparsa di Internet, quel numero è diminuito in un lasso di tempo che comprende tra 1.500 e 5.000 ore.

Un recente studio del Surgeon General ha evidenziato poi le conseguenze che i social network possono avere sulla salute mentale dei più giovani e sullo sviluppo del cervello. Secondo lo studio un uso eccessivo dei social in giovane età può portare problemi comportamentali, disturbi alimentari, scarsa memoria, difficoltà di concentrazione. Inoltre, al pari di altri studi, viene evidenziata la scarsa sicurezza, con contenuti spesso inappropriati.

Cosa significa nomofobia?

La nomofobia (no-mobile phone) è la paura di rimanere “sconnessi” dalla vita digitale senza dover utilizzare lo smartphone per comunicare con amici e giocare online, avendo così attacchi di panico e sudore che colpisce soprattutto numerosi adolescenti all’idea di non essere rintracciabili.

Gli adolescenti usano lo smartphone in modo sbagliato

La digitalizzazione si è evoluta in maniera radicale nelle nostre vite; secondo alcuni dati nel nostro Paese l’85% degli adolescenti nella fascia di età tra 11 e 17 anni usa quotidianamente lo smartphone, mentre il 72% naviga su Internet tutti i giorni.

La maggior parte trascorrono in media dalle 3 alle 6 ore al giorno con il capo chino sullo smartphone in qualsiasi luogo, perdendo la cognizione del tempo. Per i ragazzi tra gli 11 e i 13 anni, l’intervallo di tempo è leggermente inferiore, grazie anche ad un maggior controllo da parte dei genitori.

Patologie e salute mentale nei giovani

I ragazzi che trascorrono troppe ore incurvati su uno schermo possono perdere ore di sonno, avere irritazioni gli occhi, dolori al collo e alle spalle; possono risultare distratti e disattenti e manifestare atteggiamenti di rabbia.

Altri effetti che potrebbero portare la presenza di problemi di salute sarebbero:

  • Pensieri strani, indesiderati e ossessivi
  • Problemi di autostima e fiducia in sé stessi
  • Sensazione di distacco dalla realtà
  • Problemi nel relazionarsi con gli altri
  • Pensieri suicidi
  • Paura e ansia
  • Sensazione di angoscia, tristezza e disperazione

Utilizzare Screen Time o Digital Wellbeing

Se si vuole monitorare l’utilizzo dello smartphone senza abbandonarlo completamente, è possibile utilizzare le applicazioni Screen Time disponibile su iOS e Benessere Digitale su Android, in modo da tenere traccia dell’utilizzo del dispositivo.

Per attivare Screen Time su iPhone bisogna:

  1. Andare su Impostazioni > Tempo di utilizzo
  2. Selezionare la voce “Attiva tempo schermo” e andare avanti
  3. Selezionare “Questo è il mio dispositivo” o “Questo è il dispositivo di mio figlio”
  4. Il gioco è fatto

Per attivare Benessere digitale su Android bisogna:

  1. Andare su Impostazioni > Benessere digitale e Controllo genitori
  2. Cliccare sulla voce “Mostrare l’icona nell’elenco delle app”
  3. Attivare il pulsante per vedere l’icona Benessere digitale nell’elenco delle app
  4. Il gioco è fatto

Rimedi contro la nomofobia

Tra le tante raccomandazioni, bisogna poter ridurre l’utilizzo dello smartphone in modo da migliorare lo stato di salute, comunicare di più con coetanei e familiari e soprattutto fare delle lunghe passeggiate per distrarsi e allontanarsi dalla vita digitale oppure consultarsi con uno specialista in caso di problemi.

Essere genitori oggi significa anche saper educare i propri figli già da piccoli ad avere un rapporto più incolume verso la tecnologia.

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Enrico Maiorino
Appassionato di tecnologia da quando avevo 13 anni, sono appassionato anche di fotografia, finanza e criptovaluta. Naturalmente non manca anche il buon cibo!