Aqara Presence Sensor FP2 è un sensore WiFi di presenza ad altissima precisione con onde mmWave, rilevamento umano a zone, rileva le cadute e monitora il sonno.

Aggiungiamo oggi nel nostro ecosistema Aqara un sensore rivoluzionario e molto versatile: si tratta di Presence Sensor FP2, un rilevatore di presenza wireless che utilizza la tecnologia radar a onde millimetriche (mmWave) per percepire la presenza umana anche quando la persona è seduta e ferma o sta dormendo. Grazie a questa innovativa soluzione possiamo delimitare zone molto precise all’interno della nostra casa e avviare routine cucite letteralmente su di noi per il divano o le scale, ma anche in camera da letto per il monitoraggio del sonno. FP2 rileva contemporaneamente fino 5 persone, rileva le cadute e ha un sensore di luce integrato.

Installazione e configurazione

Presence Sensor FP2 sfrutta le onde mmWave e, a differenza dei tradizionali sensori di presenza a infrarossi passivi (PIR), consente una precisione del rilevamento altissima, percependo anche il singolo respiro. Questo sensore Aqara risolve il fastidioso problema del tempo di stasi dei sensori standard, monitorando costantemente l’individuo anche se immobile: quante volte si è spenta la luce in un ambiente in cui ci siamo trovati nonostante fossimo ancora fisicamente lì? Grazie alle onde radar continue, la nostra presenza fisica viene tracciata di continuo, consentendo automazioni molto più precise e complesse: FP2 si collega alla rete WiFi di casa, quindi non è necessario avere un hub dedicato, e la porta di alimentazione Type-C permette di posizionarlo con totale libertà, grazie alla piastra magnetica nella basetta.

Partiamo quindi dal più classico degli scenari, un ingresso living con divano e scrivania. La connessione all’app Aqara avviene come sempre in una manciata di secondi e, trovato il giusto luogo come suggerito dalle istruzioni per il posizionamento, il sensore è da subito pronto all’uso.

Una volta completato il setup fisico è il momento di passare alla delimitazione degli spazi di presenza: tramite un semplice processo guidato in app, si vanno a creare i confini della stanza, da destra a sinistra, fino al fondo. Una volta creata la matrice della mappa della nostra stanza, si può passare alla vera e propria personalizzazione dell’ambiente, sia in modo grafico (inserendo tavoli, divani, porte, mobili tv, sanitari ecc.. in modo da aiutarci nella creazione visiva e comprensione degli scenari) sia in modo funzionale, impostando le zone esatte nelle quali le automazioni andranno a svilupparsi.

In queste immagini è stata ricreata la mia stanza openspace: doppia automazione per l’illuminazione all’ingresso/stasi/uscita di persone (vano scale e portone), scenario nell’area del divano quando qualcuno si avvicina per sedersi / è fisicamente seduto e sta guardando la tv / si alza e lascia la zona e stessa gestione per la scrivania, sempre considerando l’arrivo, la stasi e l’uscita dalla zona.

Nel mio caso, totalmente dedicato alla gestione delle luci, Presence Sensor FP2 è stato semplicemente attaccato in maniera magnetica al supporto del lampadario e alimentato dalla presa USB del FritzBox: senza aver fissato alcunché, né fatto fori, l’installazione è stata così semplice da essere plug e play nel senso più letterale possibile. FP2 integra inoltre il sensore di luminosità: sempre in ottica di lotta agli sprechi dell’energia, si può impostare una certa soglia di luminosità della stanza così da evitare l’accensione delle luci quando non serve.

aqara rilevatore di presenza wireless

Altra importantissima funzione, nonché novità appena rilasciata con l’ultimo aggiornamento firmware è il monitoraggio del sonno. Questa funzione è progettata per l’uso da parte di una sola persona e analizza la durata del sonno, le fasi del sonno, la frequenza cardiaca e la frequenza respiratoria. Il principale vantaggio di questa modalità è che, essendo un dispositivo a muro, il sensore FP2 elimina il disagio di indossare un rilevatore del sonno tutta la notte.

La tecnologia radar a onde millimetriche mmWave non ha contrindicazioni poiché funziona entro le soglie di sicurezza per l’esposizione umana: basta posizionare FP2 direttamente sopra il letto e scegliere la funzionalità di monitoraggio del sonno nel menù delle impostazioni. Attualmente tale modalità è offerta a tutti gli utenti senza abbonamento.

Considerazioni finali

Il sensore Presence Sensor FP2 di Aqara permette di creare automazioni con altissima precisione legate al nostro rilevamento e movimento umano in tutti gli scenari domestici e dell’ufficio. Grazie alla capacità di monitorare più zone e più obiettivi contemporaneamente (fino a 30 zone all’interno di una stanza di max 40 mq e fino a 5 persone) risulta finalmente possibile accendere la luce nel nostro ingresso living arrivando semplicemente sulla soglia e allo stesso tempo avviare l’illuminazione della TV quando ci siamo appena seduti sul divano, il tutto in tempo reale, per ciascun membro della famiglia.

FP2 sarà presto compatibile con Matter e Samsung SmartThings: al momento risulta nativamente integrabile con tutti gli ecosistemi, da Apple Homekit a Amazon Alexa e Google Home, consentendo a tutti utenti di attivare le proprie automazioni in base ai rispettivi ambienti domotici.

Oltre al rilevamento della presenza multizona, FP2 riesce a percepire anche le cadute umane: in questo caso è necessaria l’installazione a soffitto. Le persone anziane potranno avere sempre un occhio vigile su di loro, senza bisogno che indossino alcun tipo di dispositivo: inoltre, a differenza di una telecamera, il sensore fornisce avvisi e dati significativi senza intromettersi nella privacy personale. Posizionandolo a soffitto si perdono alcune funzionalità rispetto all’installazione a parete verticale, ma si guadagna in sicurezza domestica. Stesso discorso vale per il monitoraggio del sonno e della frequenza respiratoria: sebbene venga limitata l’area di visione, si guadagna in salute.

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Tommaso Matteini
Appassionato di tecnologia e informatica, sono da sempre l’amico da chiamare per ogni tipo di consulenza relativa al mondo del digitale. Finalmente mi sono deciso a diventare un blogger per fare quello che più mi piace: condividere con gli altri le mie passioni