Secondo uno studio gli algoritmi di apprendimento automatico insieme ai dati raccolti da indossabili come l’Apple Watch possono valutare il benessere mentale di una persona.

Smartwatch e fitness tracker sono sempre più avanzati e dispongono sempre più di funzionalità per il benessere e il monitoraggio della salute. Così per gli utenti che intendono tenere sott’occhio la propria salute generale oltre che l’attività fisica stanno diventando quasi indispensabili. Sono molti i brand che offrono smartwatch dotati di funzioni in grado di misurare la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, monitorare il livello SpO2, di cui abbiamo malauguratamente imparato ad impararne l’importanza ed il significato, oltre che i livelli di stress e, in alcuni modelli più avanzati, eseguire un elettrocardiogramma. Secondo uno studio però, se si effettuano le giuste misurazioni, si può andare oltre e si può arrivare a valutare anche il benessere mentale di una persona senza la necessità di effettuare questionari.

L’argomento è certamente di attualità, sia perchè in un certo senso è caduto il tabù che imponeva di non parlare di certe questioni, sia perchè si è compreso che anche parlarne può aiutare se stessi e gli altri, sia perchè, per tutta una serie di motivi, dalla pandemia, alla crisi ai ritmi di vita sempre più frenetici, si registra un aumento di casi per i quali è necessario l’aiuto di uno specialista.

I disturbi della salute mentale rappresentano il 13% del carico di malattie globali e si calcola che un quarto della popolazione a un certo punto soffra di una malattia psicologica. Eppure le risorse per la loro valutazione sono limitate, secondo i ricercatori. In questo sembra che gli smartwatch possano essere d’aiuto. I ricercatori del Mount Sinai Health System hanno scoperto che gli algoritmi di apprendimento automatico, applicati ai dati raccolti da dispositivi indossabili, come ad esempio l’Apple Watch, le cui misurazioni risultano generalmente accurate, sono in grado di valutare con precisione la capacità di recupero e il benessere mentale di una persona, aprendo la strada al monitoraggio remoto degli stati psicologici senza bisogno di questionari sulla salute mentale.

I ricercatori hanno analizzato i dati di una ricerca che riguardava 329 operatori sanitari di sette ospedali di New York. Ognuno di essi indossava un Apple Watch Series 5 o 4, che misurava la variabilità della frequenza cardiaca e la frequenza cardiaca a riposo. Le metriche raccolte sono risultate predittive nell’identificare gli stati di benessere e la resilienza, ovvero la capacità di superare le difficoltà, indicando il potenziale per un’ulteriore valutazione delle caratteristiche psicologiche. L’uso di dispositivi come gli Apple Watch, ma non solo, potrebbe rendere l’assistenza alla salute mentale più semplice per tutti. I ricercatori hanno intenzione di estendere lo studio a più persone e a diverse condizioni di salute.

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Carolina Napolano
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