La Francia indaga su Apple per presunta “obsolescenza programmata” derivante dalla serializzazione delle parti di ricambio

Apple si è trovata al centro delle attenzioni dell’associazione non-profit francese, HOP, che ha presentato una denuncia presso la Procura di Parigi. L’organizzazione ha accusato Apple di rendere impossibile l’autoriparazione dei propri dispositivi, con la scusa di limitare le riparazioni ai soli tecnici autorizzati. HOP ha affermato che questa politica è dannosa per l’ambiente, vista la riduzione della durata dei dispositivi e la quantità di rifiuti prodotti. Inoltre, l’organizzazione ha dichiarato che Apple sta violando la normativa UE in materia di design ecocompatibile.

La denuncia è stata presentata dopo che Apple ha introdotto, lo scorso anno, un programma di riparazione self-service in cui i clienti possono acquistare pezzi di ricambio per i propri dispositivi. Tuttavia, HOP ha affermato che il requisito del numero di serie richiesto per l’acquisto di parti di ricambio limita la libertà di riparazione dei consumatori. Secondo l’organizzazione, Apple mira a limitare le riparazioni ai soli tecnici autorizzati ed a limitare la funzionalità dei dispositivi riparati con parti non certificate.

Il sito web di riparazioni fai-da-te iFixit ha espresso il proprio dissenso nei confronti della politica di Apple prima ancora della presentazione della denuncia. Elizabeth Chamberlain di iFixit ha dichiarato che “l’integrazione del controllo del numero di serie nel processo di acquisto è un cattivo presagio e potrebbe consentire ad Apple di bloccare un numero ancora maggiore di riparazioni in futuro”.

La denuncia presentata da HOP contro Apple non è la prima di questo tipo. In passato, l’organizzazione aveva denunciato Apple per aver limitato le prestazioni massime di alcuni vecchi modelli di iPhone con batterie obsolete. In Francia, Apple ha dovuto pagare una multa di 25 milioni di euro in seguito a questa accusa.

La denuncia di HOP contro Apple si inserisce in un dibattito più ampio riguardante il diritto alla riparazione dei dispositivi tecnologici. Molti sostenitori del diritto alla riparazione sostengono che le grandi aziende come Apple fanno di tutto per impedire ai consumatori di riparare autonomamente i propri dispositivi, limitando la loro durata e producendo una grande quantità di rifiuti elettronici nocivi per l’ambiente. La vicenda francese potrebbe rappresentare una svolta nel dibattito internazionale sulla questione, e potrebbe spingere altre organizzazioni a denunciare pubblicamente le grandi aziende tecnologiche per violazioni del diritto alla riparazione.

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