Android 15 DP1 include una modifica che blocca la libreria trichrome di Android System WebView nella memoria RAM per velocizzare il caricamento dei contenuti web. La modifica potrebbe essere utile per smartphone con poca RAM, ma potrebbe essere rimossa nelle future versioni di prova.

Con l’arrivo di Android 14 nell’ottobre 2023, gli utenti hanno appena iniziato a familiarizzare con le nuove funzionalità e miglioramenti. Con tutto ciò, l’attenzione si è già spostata verso Android 15, la cui prima versione per sviluppatori (DP1) è stata rilasciata il 16 febbraio 2024. Gli sviluppatori e gli appassionati di tecnologia si sono immersi nell’analisi del codice di questa nuova versione, alla ricerca di indizi su ciò che Google ha in serbo per il futuro del sistema operativo.

Uno degli aspetti più interessanti scoperti riguarda la gestione della memoria RAM. Google ha introdotto una funzionalità chiamata PinnerService in Android 7.0 Nougat, progettata per ottimizzare le prestazioni mantenendo in memoria RAM i processi critici, come quelli relativi al launcher delle app di Google e alla fotocamera. Tutto questo approccio assicura che le applicazioni fondamentali non debbano essere ricaricate da zero ogni volta che vengono utilizzate, garantendo così una navigazione più fluida.

Nella Developer Preview 1 di Android 15, è stata notata una novità nell’elenco dei processi che beneficiano di questa ottimizzazione: una componente di Android System WebView, noto come libreria trichrome. Android WebView è un componente essenziale che permette alle app di mostrare contenuti web direttamente all’interno delle app, senza la necessità di aprire il browser predefinito. Basandosi su Chromium, la stessa base di Google Chrome, Big G ha sviluppato la libreria trichrome per condividere elementi comuni tra Chrome e WebView, evitando così duplicazioni.

Con l’inclusione della libreria trichrome nella lista dei processi mantenuti in RAM da Android 15, si prevede un miglioramento delle prestazioni di WebView e, di conseguenza, una visualizzazione più rapida dei contenuti web per le applicazioni che ne fanno uso. Questo miglioramento potrebbe essere particolarmente vantaggioso per gli smartphone con meno memoria RAM, dove ogni risorsa è preziosa, mentre i dispositivi di fascia alta continueranno a beneficiare di prestazioni senza compromessi.

È importante sottolineare che, come con ogni versione preliminare, Google potrebbe decidere di modificare o rimuovere questa funzionalità nelle versioni successive di Android 15, o esplorare alternative per raggiungere lo stesso obiettivo. Resta da vedere come questa innovazione si evolverà nelle future iterazioni del sistema operativo e quale impatto avrà sulle prestazioni complessive degli smartphone Android.

Articolo precedenteAndroid 15 può proteggere i codici di accesso dagli hacker
Articolo successivoApple Music consentirà di importare playlist da Spotify e altri