Dopo il lancio della 4ª generazione Ryzen 7000 “Raphael” e dei processori EPYC, AMD sembra stia preparando la presentazione della linea hardware per workstation e computer ad alte prestazioni. Questo venerdì 18 novembre, abbiamo scoperto i primi dettagli della presunta famiglia Ryzen Threadripper 7000 nome in codice “Storm Peak”.

Tre campioni ingegneristici di processori della serie sono stati trovati nel database Einstein@Home. Uno di questi ha 64 core e 128 thread, lo stesso numero dell’attuale Ryzen Threadripper 3990X. Gli altri campioni simboleggiano un modello inedito ancora più avanzato con 96 core e 192 thread.

I campioni tecnici sono identificati dai seguenti codici OPN:

  • 100-000000884-21_N (96 core/192 thread)
  • 100-000000884-20_Y (96 core/192 thread)
  • 100-000000454-20_Y (64 core/128 thread)

Il database indica che i modelli più potenti con 96 core hanno una cache totale di 480 MB (384 MB in L3 + 96 MB in L2). Questi processori utilizzeranno 12 complessi di core (CCD) dall’architettura Zen 4: facciamo notare che ogni CCD è composto da 8 core. Il numero dei core è equivalente ai nuovi modelli della linea “EPYC”.

I sample sono stati testati su una piattaforma con 128 GB di memoria RAM DDR5 e la scheda video Radeon PRO W6400, ribadendo che si tratta di una linea rivolta a computer e workstation ad alte prestazioni.

La linea “Ryzen Threadripper 7000” sarà il successore dell’attuale famiglia “Chagall” basata su Zen 3. Dato che ha la stessa configurazione di core dei modelli EPYC di quarta generazione, è possibile che utilizzi lo stesso die, ma con i motori dedicati ai server disabilitati. Per ora non è stato rivelato il socket che supporterà questo hardware.

L’aspettativa è che i processori vengano presentati nel 2023. AMD riserva anche al pubblico mainstream per il prossimo anno altre novità, come la nuova linea di chip desktop e le APU Ryzen 7000 con architetture Zen 4 e RDNA 3.

Articolo precedenteOnePlus 11 oltre al corpo in ceramica anche storage UFS 4.0
Articolo successivoWindows 11 Build 25247 porta tante novità al sistema