Il 2 maggio Amazon ha in programma di lanciare 3.236 microsatelliti nell’orbita terrestre bassa per realizzare un Internet basato sullo spazio e fornire servizi di accesso alla rete dallo spazio. Il colosso dell’e-commerce e della vendita al dettaglio chiama questo progetto “Project Kuiper”.

Ad aprile Amazon ha firmato contratti multimiliardari con tre diverse società: Blue Origin, del fondatore di Amazon Jeff Bezos, United Launch Alliance (una joint venture Boeing e Lockheed Martin) e Arianespace in Europa. Questo è il più grande affare nella storia dell’industria aerospaziale commerciale.

Amazon ha lanciato per la prima volta il “Progetto Kuiper” nel 2019. Tuttavia, l’ultimo annuncio dell’azienda aggiunge slancio al progetto. Inutile sottolineare come questo appaia come una sfida diretta a Starlink SpaceX di Elon Musk.

Starlink Internet di SpaceX ha già circa 2.000 satelliti nell’orbita terrestre bassa, servendo quasi 250.000 abbonati. In passato la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti aveva approvato SpaceX per il lancio di un totale di 12.000 satelliti. Al contrario, Amazon non ha ancora lanciato alcun satellite, ma potrebbe comunque essere un aspirante protagonista di questo settore in crescita.

Caleb Henry, analista senior di Quilty Analytics, ha dichiarato: “Il mercato delle comunicazioni satellitari vale decine di miliardi di dollari e nessuno nel settore pensa che rientri nella regola del “chi vince prende tutto”. Ci aspettiamo che emergano almeno due o anche più Internet basati sullo spazio. Serviranno non solo i consumatori residenziali, ma qualsiasi azienda o organizzazione che fa affidamento su una connessione Internet“.

Secondo l’International Telecommunication Union, il 37% della popolazione mondiale non ha mai utilizzato Internet e che il 96% di questa vive nei paesi in via di sviluppo. Insieme a Facebook e Google, Amazon si unisce ai giganti della tecnologia che investono nello sviluppo di infrastrutture digitali per supportare i loro servizi principali.

Amazon è conosciuta come l’azienda di tutto, ma è difficile avere un’azienda senza Internet“, ha detto Henry. “L’area in più rapida crescita di Amazon è il suo servizio cloud AWS. Per supportarlo, l’azienda ha costruito un’enorme quantità di infrastrutture Internet, inclusi hub dati e reti in fibra ottica“.

Henry ha aggiunto che lo spazio è “un’estensione molto naturale del business dei dati di Amazon e del business dei consumatori, che fornisce beni, elettronica e risorse a persone in tutto il mondo“.

Non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione…

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Carolina Napolano
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