Dal 2024, i contenuti di Google Podcasts saranno integrati in YouTube Music: un passo che rispecchia l’evoluzione delle abitudini di ascolto degli utenti e l’obiettivo di Google di centralizzare l’esperienza di podcasting.

È ufficiale: Google Podcasts verrà disattivato nel 2024 e tutti i suoi contenuti saranno ospitati da YouTube Music. Una mossa che molti avevano anticipato, visto che Google aveva già fatto intuire questo cambiamento in precedenza. La tendenza è chiara: il gigante della tecnologia sta cercando di semplificare la sua offerta, concentrando la sua attenzione sulle piattaforme che hanno mostrato il maggiore successo.

Risalendo a qualche mese fa, a aprile, Google aveva già fatto un annuncio chiave: la possibilità di ascoltare i podcast su YouTube Music senza la necessità di un abbonamento a pagamento. Questa funzione, che consente di ascoltare podcast offline e in background, non solo migliora l’esperienza degli utenti ma amplia anche la base di utenti potenziali. Entro la fine dell’anno, si prevede che questo catalogo di podcast sia disponibile a livello globale, rendendo YouTube Music una piattaforma ancora più competitiva nel panorama del podcasting.

Lanciata nel 2018, l’app Google Podcasts ha offerto agli utenti Android una libreria di contenuti gratuita, arricchendola con suggerimenti personalizzati basati sui dati di utilizzo. Non si è fermata solo agli smartphone: nel 2020, dopo un significativo rinnovamento, l’applicazione è stata resa disponibile anche per iOS, e successivamente è stata lanciata anche sul web e per i sistemi operativi Windows e macOS.

Ma cosa ha spinto Google a prendere questa decisione apparentemente drastica? La risposta sta nelle abitudini di ascolto del suo pubblico. Citando studi interni, l’azienda rileva che il 23% degli utenti settimanali di podcast negli Stati Uniti preferisce YouTube come piattaforma di ascolto principale, una percentuale notevolmente superiore al 4% che invece opta per Google Podcasts.

Con la migrazione imminente, Google assicura una transizione il più possibile indolore per gli utenti. Sarà fornito uno strumento di migrazione che permetterà di trasferire facilmente i contenuti dalla vecchia piattaforma a YouTube Music, compresa la possibilità di aggiungere feed RSS di podcast alla libreria della nuova casa. Per coloro che potrebbero voler esplorare altre piattaforme, Google ha pensato anche a loro, offrendo uno strumento per scaricare un file OPML dei propri abbonamenti, rendendo semplice il trasferimento su altri servizi.

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