La nuova versione Trova il mio dispositivo di Google potrebbe rivoluzionare il modo in cui tracciamo i nostri dispositivi, offrendo una soluzione anche quando sono spenti o senza batteria.

La frenesia del mondo tech è palpabile e l’attesa è quasi febbrile. Mentre ci avviciniamo alla fine del 2023, un annuncio di Google sta suscitando una crescente attenzione. Stiamo parlando della nuova incarnazione di Trova il mio dispositivo, una funzione che ha già rivoluzionato la sicurezza dei dispositivi mobili e che, a quanto pare, sta per subire un ulteriore e impressionante upgrade.

Il primo a gettare benzina sul fuoco delle speculazioni è stato Mishaal Rahman. Questo sviluppatore di fama mondiale, conosciuto per le sue rivelazioni spesso precise sulle novità tecnologiche, ha rilasciato su X (ex Twitter) alcune anticipazioni intriganti. Secondo Rahman, la prossima versione di Google Play Services, precisamente la 23.35.14, potrebbe portare una novità che suona quasi come fantascienza: la capacità di localizzare dispositivi mobili anche quando sono spenti o completamente scarichi.

Immaginate le implicazioni di una simile capacità. La perdita o il furto di un dispositivo non saranno più così catastrofici. Anche se il telefono dovesse spegnersi o rimanere senza batteria, gli utenti avranno ancora una speranza di ritrovarlo. Tutto ciò sembra confermare i numerosi rumor che hanno fatto il giro della rete nei mesi passati.

Naturalmente, come spesso accade quando si parla di innovazioni tecnologiche, sorgono questioni tecniche. Una delle domande principali che emergono riguarda la fattibilità pratica di questa funzione. Come potrebbe un dispositivo comunicare la sua posizione se è spento? Le informazioni preliminari suggeriscono che ci potrebbe essere una necessità di hardware specifico, qualcosa che potrebbe mantenere il chip Bluetooth in uno stato di “veglia”. Questo chip avrebbe bisogno di un HAL aggiornato, che consentirebbe a Google Play Services di inviare chiavi precalcolate, facilitando così la comunicazione con altri dispositivi nelle vicinanze attraverso la rete.

E mentre questi dettagli tecnici sono sicuramente affascinanti, un’altra domanda rimane nell’aria: questa funzionalità sarà esclusiva per i nuovi modelli o Google la estenderà anche ai dispositivi più vecchi? Potrebbero svelarlo durante l’evento di presentazione della serie Google Pixel 8.

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