Seagate sanzionata con una multa di 300 milioni di dollari dal dipartimento statunitense BIS per aver venduto hard disk a Huawei senza autorizzazione.

Seagate, società americana leader nella produzione di dischi rigidi per archiviazione dati, è stata sanzionata dal dipartimento per l’industria e la sicurezza statunitense BIS per aver venduto hard disk a Huawei senza autorizzazione, nonostante il ban imposto dall’amministrazione Trump nel 2019. La multa di 300 milioni di dollari arriva in un momento difficile per Seagate, che ha appena annunciato la riduzione di 3.000 dipendenti a causa della situazione economica avversa. 

L’azienda ritiene di aver rispettato le leggi sul controllo delle esportazioni quando ha venduto i dischi rigidi a Huawei ma ha deciso di collaborare con il BIS per risolvere la vicenda. A differenza di Western Digital e Toshiba, che avevano interrotto i rapporti con Huawei per rispettare il volere dell’amministrazione Trump, Seagate ha continuato a rifornire l’azienda cinese giudicando i suoi prodotti non soggetti alle restrizioni, ma ha interpretato male la norma valutando solo l’ultima fase di produzione dei suoi supporti, che sono progettati negli USA ma realizzati a Singapore.

La sanzione inflitta a Seagate dimostra la fermezza dell’amministrazione USA nel far rispettare il ban contro Huawei e altre aziende inserite nella Entity List. Tuttavia, la multa non aiuta la situazione economica dell’azienda californiana, che dovrà pagare 15 milioni di dollari a trimestre per 5 anni. Nonostante tutto, Seagate ha espresso la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto con il BIS, definendolo nell’interesse dell’azienda, dei clienti e degli azionisti. 

La vicenda Seagate-Huawei è solo l’ultimo episodio della difficile relazione tra USA e Cina in campo tecnologico. Il governo americano ha mosso diverse accuse contro Huawei, accusandola di rappresentare una minaccia per la sicurezza nazionale a causa dei suoi presunti legami con il Partito Comunista Cinese. La società cinese ha sempre respinto tali affermazioni e ha continuato a svilupparsi nonostante le restrizioni imposte dagli USA e da altri Paesi. 

L’episodio Seagate-Huawei mette in luce le complesse dinamiche geopolitiche che si celano dietro il mondo della tecnologia. Le sanzioni e i divieti imposti dalle varie nazioni rappresentano un ostacolo per le aziende che operano a livello globale e che cercano di mantenere rapporti commerciali con tutti i Paesi del mondo. Tuttavia, la questione della sicurezza informatica è diventata sempre più importante nel panorama internazionale, e questo ha portato molti paesi a rafforzare i controlli sulle tecnologie prodotte e scambiate a livello globale.

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