L’azienda cinese ha rilasciato un aggiornamento del realme 11 Pro per contrastare le preoccupazioni sulla privacy legate alla sua funzione di raccolta dati. Altri brand potrebbero seguire l’esempio.

L’azienda di tecnologia cinese realme è stata recentemente accusata di raccogliere dati personali degli utenti attraverso una funzione nota come Enhanced Intelligent Services inclusa nella realme UI 4.0. La funzione, abilitata per impostazione predefinita, raccoglie vari dati, tra cui informazioni sul dispositivo, statistiche sull’utilizzo delle app, dati sulla posizione, eventi del calendario e statistiche relative a SMS e chiamate.

La controversia è nata quando gli utenti hanno scoperto che questa funzione era attiva di default. La questione ha attirato l’attenzione di Rajeev Chandrashekar, ministro dell’Unione per l’Elettronica e la Tecnologia dell’India, che ha promesso un’indagine governativa per verificare le affermazioni.

In risposta, realme ha cercato di chiarire che la funzione “Enhanced Intelligent Services” è stata introdotta per ottimizzare l’esperienza utente e che i dati rilevanti vengono memorizzati ed elaborati localmente sul dispositivo. Tuttavia, la spiegazione non ha completamente placato le preoccupazioni degli utenti, costringendo l’azienda a prendere ulteriori misure.

In una mossa per rassicurare i consumatori, realme ha rilasciato un nuovo aggiornamento del firmware per i suoi ultimi smartphone, realme 11 Pro 5G e realme 11 Pro+ 5G. Questo aggiornamento, versione RMX3771_13.1.0.524(EX01) e RMX3741_13.1.0.524(EX01), migliora la stabilità del sistema, ottimizza il consumo energetico della fotocamera e, cosa più importante, modifica la funzione “Enhanced Intelligent Services”.

L’aggiornamento ha rivisto la descrizione della funzione, che ora afferma di concentrarsi esclusivamente sul miglioramento dell’esperienza utente analizzando i modelli di utilizzo del dispositivo. Inoltre, ha disattivato la raccolta dei dati per impostazione predefinita per evitare ulteriori polemiche. Per quanto riguarda la funzionalità di ricarica ottimizzata, ora si basa su dati locali e statistiche di utilizzo delle app, ottenendo l’autorizzazione per le informazioni sulla posizione.

realme non è l’unico brand ad essere finito sotto il fuoco incrociato delle polemiche. Si prevede un aggiornamento simile per gli altri dispositivi realme che utilizzano realme UI 4.0, ma anche per dispositivi di altri marchi come OnePlus e Oppo con Android 13. Questi marchi sono stati segnalati dagli utenti per la presenza della stessa funzione, che sarà disattivata per impostazione predefinita nell’aggiornamento successivo.

Questa serie di eventi segna un momento significativo nella questione della privacy dei dati degli utenti. L’approccio proattivo di realme potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel garantire la sicurezza dei dati degli utenti, non solo per il brand cinese, ma per l’intero settore tecnologico.

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Carolina Napolano
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