Il bug che ha afflitto gli schermi di alcuni Google Pixel 8 Pro potrebbe avere le ore contate, poiché Google sta lavorando per rilasciare una correzione.

Con ogni lancio di un nuovo dispositivo tecnologico, è quasi inevitabile imbattersi in qualche intoppo. Ogni modello, infatti, una volta rilasciato sul mercato, viene sottoposto alla prova del fuoco dei consumatori che, utilizzandolo nelle condizioni più diverse, ne mettono alla prova la stabilità e la funzionalità.

L’ultimo nato della famiglia di smartphone di Google, il Google Pixel 8 Pro, purtroppo non si è sottratto a questa regola. Diversi utenti hanno riportato, infatti, un difetto relativo all’Always On Display (AOD). In sintesi, l’AOD mostra delle bande di colore irregolari e il testo appare con una sfumatura tendente al rosa o al giallo quando la luminosità dello schermo è particolarmente bassa e la frequenza di aggiornamento è impostata a 1 Hz.

Ma c’è una buona notizia per gli utenti del Pixel 8 Pro: Google ha riconosciuto il problema. Sul portale ufficiale di segnalazione dei problemi, la società ha contrassegnato l’anomalia come “risolta”, anticipando che la correzione sarà implementata in un prossimo aggiornamento del sistema operativo Android 14.

Se tutto procederà come previsto, la soluzione potrebbe essere resa disponibile già la prossima settimana, in concomitanza con il rilascio della patch di sicurezza di novembre 2023 dedicata ai dispositivi Google Pixel. Tuttavia, c’è una riserva: se la versione finale dell’aggiornamento fosse stata confezionata prima della risoluzione del bug, gli utenti potrebbero dover attendere fino al Pixel Feature Drop di dicembre. Altrimenti, come alternativa, Google potrebbe inserire la correzione in una nuova versione beta di Android 14 QPR1.

Nel frattempo, alcuni possessori del Pixel 8 Pro hanno trovato un rimedio temporaneo, anche se non esente da controindicazioni. Forzando l’AOD a operare a una frequenza di aggiornamento di 120 Hz, il problema sembra scomparire. Ma c’è un rovescio della medaglia: tale operazione può influenzare negativamente l’autonomia della batteria dello smartphone.

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