Se pensavate che gli ultimi dati sulle spedizioni di smartphone a livello globale fossero pessimi, con un calo di poco più del 3% rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso, aspettate di vedere quanto siano stati scarsi i risultati dei maggiori venditori mondiali nel mercato smartphone del vecchio continente nel secondo trimestre del 2022.

Se le ultime stime trimestrali regionali elaborate da Counterpoint sono attendibili, tra aprile e giugno di quest’anno sono stati venduti in Europa solo circa 40 milioni di smartphone, con un enorme calo dell’11 e del 13% rispetto al secondo trimestre del 2021 e al primo trimestre del 2022.

Il dato più preoccupante è che a quanto pare si tratta del totale più basso registrato dal secondo trimestre del 2020, quando la pandemia COVID-19 stava devastando molti settori dell’industria tecnologica e forse la cosa peggiore è che gli analisti non si aspettano che la “situazione in Europa” migliori presto.

Il principale responsabile resta ovviamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma allo stesso tempo la recessione si profila sempre più grande all’orizzonte di “molti Paesi”, contribuendo ovviamente alla contrazione della domanda e all’aumento dei prezzi dei dispositivi mobile e di molte altre cose.

Tenendo conto di tutto ciò, sembra del tutto miracoloso che sia Samsung che Apple siano riuscite a incrementare i propri numeri di vendita nella regione rispetto al secondo trimestre del 2021, anche se è improbabile che la spiegazione sia gradita ai due giganti della tecnologia.

È vero, sia Samsung che Apple hanno venduto molti meno smartphone nel vecchio continente nel secondo trimestre di quest’anno rispetto al primo, mantenendo le prime due posizioni solo grazie all’incapacità di Xiaomi di ripetere l’incredibile risultato del secondo trimestre del 2021.

La medaglia di bronzo Xiaomi, per quanto possa valere, è riuscita a migliorare i suoi dati su base sequenziale, a differenza dei quarti e quinti classificati Oppo e realme, i quali possono almeno essere soddisfatti di aver registrato una sana crescita su base annua.

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