Magix Music Maker è un software per comporre, registrare e mixare la propria musica. L’azienda Magix, un gigante nel campo di software per la produzione audio, ha nel suo catalogo anche altri importanti strumenti, come ad esempio Acid Pro, SoundForge e Samplitude.

Magix Music Maker è una DAW (Digital Audio Workstation) che permette anche a chi non è un ingegnere del suono esperto di muovere i primi passi nel campo della produzione audio. Attenzione, però, è chiaro che si potrà trarre il massimo da questo software se ci impegneremo a capirne in modo chiaro le funzionalità.

In questa recensione vedremo le funzioni base, per poi passare a approfondimenti in articoli successivi.

COME SCARICARE MUSIC MAKER

Per scaricare il programma, basta visitare il sito della Magix e andare alla pagina dei prodotti Music Maker. Esistono diverse versioni: quella di base (gratuita), la Plus e la Premium. Le differenze in termini di prestazioni tra le versioni sono piuttosto evidenti, come ad esempio la limitazione ad 8 tracce della versione base. La Plus e la Premium inoltre contengono interessanti pacchetti che, a seconda della versione, includono numerose Loop Collection, strumenti MIDI, Izotope Ozone 8 e Sound Forge Audio Studio e ovviamente la possibilità di sfruttare tutte le funzionalità della piattaforma senza limitazioni.

La cosa che ci piace di questo software è il fatto che la versione gratuita permette comunque di portare a termine la composizione, registrazione e missaggio, anche se le 8 tracce disponibili sono un limite piuttosto grande se si vuole produrre un brano di una certa complessità. Possiamo quindi determinare se il workflow ci soddisfa ed eventualmente procedere all’acquisto di una versione a pagamento.

Il software è molto leggero, in tutte le sessioni che ho aperto non ho mai avuto un freeze o altri problemi che hanno interrotto il flusso del lavoro. Se utilizzate una scheda audio esterna, ricordate di impostare i parametri corrispondenti di input e output nelle impostazioni.

L’INTERFACCIA DI MUSIC MAKER

Qui di seguito diamo alcune indicazioni di base sulle principali funzioni, per mettervi in grado di iniziare ad usare il programma. Si tratta ovviamente di informazioni parziali, ma che sono utili per non trovarsi spaesati al momento del primo utilizzo.

Come altri software di produzione audio, anche Music Maker è impostato secondo la tradizionale “filosofia grafica” in cui sullo schermo appaiono diverse finestre, che si possono spostare, aggiungere o eliminare, e che corrispondono ai vari strumenti di lavoro di uno studio di registrazione.

L’editor delle tracce visualizza le singole tracce audio. Sulla parte sinistra possiamo selezionare il tipo di traccia (audio, MIDI, loop) ed impostare altri parametri che poi vedremo più avanti. Subito a destra viene visualizzata la forma d’onda. Quando si edita, si montano loop o si registra, questa è la finestra che dovremo tenere sempre d’occhio.

Il trasporto è posizionato subito sotto l’editor delle tracce e include i comandi di start/stop, rec, forward e rewind, otre ad altre informazioni e parametri. A mano a mano che familiarizzate con il programma, consiglio di imparare alcune shortcut di tastiera per evitare di andare sempre a cercare i comandi con il mouse. La più banale? La barra spaziatrice agisce sia come comando di Play che di Stop.

Editor delle tracce con il trasporto in basso

Sul mixer vengono invece visualizzati i vari canali, i relativi input, insieme ai send per dinamiche ed effetti e il pan L/R. Quando la traccia è in play, vediamo il digital meter modulare a seconda dell’intensità (volume) della traccia stessa. Quando si registra, il cursore del volume (fader) deve essere impostato a 0, mentre bisogna regolare il livello di input per far sì che moduli ad un livello utile per il successivo missaggio con gli altri strumenti. Se usate i loop, non vi dovrete preoccupare di nulla, in quanto sono già impostati per essere aggiunti sulle tracce ad un livello ottimale. Per visualizzare il mixer, la shortcut è M.

Il Mixer di Music Maker

Il Controller MIDI (Scheda Control nel menu) si visualizza con F3 ed è gestibile da comandi di tastiera o da controller esterno.

La finestra delle librerie di loop si trova sulla destra. Selezionando una libreria si apriranno tutte le opzioni di strumenti e loop disponibili. Selezionate lo strumento e in basso vi appariranno tutti gli stili di loop per quello strumento. Cliccando sopra il loop lo potrete ascoltare. Se vi piace e volete usarlo, basta fare click and drag su una traccia dell’editor delle tracce e poi aggiustarne la lunghezza, facendo click sul limite esterno della porzione di audio e poi trascinando la freccia.

Nelle impostazioni di visualizzazione sulla barra in alto possiamo scegliere se vedere tutte le finestre contemporaneamente, magari riducendo le loro dimensioni per far sì che entrino nel monitor. Un consiglio? Se volete cimentarvi nella produzione audio, un doppio monitor può fare miracoli nel senso che faciliterà le operazioni, rendendo possibile la comoda visualizzazione di tutti gli elementi nello stesso momento senza bisogno di funzioni di toggle. In alternativa, potete optare per un monitor di dimensioni molto, molto grandi. I vostri occhi vi ringrazieranno.

Per aggiungere una nuova traccia, basta andare su Elabora, aggiungi nuova traccia, oppure usare la shortcut CTRL + i. Sulla sinistra della traccia, possiamo selezionare se Traccia Audio oppure MIDI, a seconda del tipo di sorgente che vogliamo utilizzare.

Per esportare il brano che avete composto, andate su File, Esporta e poi scegliete il formato desiderato. Al termine della sessione, ricordate di salvarla, sempre andando su File e poi Salva Progetto.

COME USARE I LOOP PER CREARE SUBITO LA TUA MUSICA

I loop sono delle sezioni di audio pre-registrato che, se incollati in successione tra di loro, hanno una struttura “seamless” ovvero priva di tagli udibili. Ad esempio, un loop di una chitarra che fa un accompagnamento di 2 battute può essere incollato in successione ad uno più identici loop e creare una traccia audio delle lunghezza desiderata con lo strumento che ripete sempre lo stesso accordo.

Librerie dei loop

Le Loop Collection di Music Maker sono suddivise in strumenti, ciascuno dei quali offre diverse opzioni di loop. Si può anche scegliere la tonalità del loop, in modo da creare una composizione armonicamente coerente. Se ad esempio vogliamo creare un giro di basso, si può scegliere il loop nello stile che piace e poi cambiargli tonalità ogni tot battute, a seconda della struttura del brano.

I loop possono essere gestiti come qualsiasi traccia audio, quindi si possono applicare eq, compressione ed effetti. Per accedere al pannello degli effetti, vai su FX relativo alla traccia (il bottone giallo a sinistra di rec. Si apre un menu a tendina dove puoi scegliere su diversi preset, oppure selezionare la prima voce in alto (Traccia Audio FX Rec) per accedere agli effetti customizzabili.

La versione gratuita del software include 425 loop più 4 librerie Soundpools. Nelle versioni Plus e Premium vengono incluse un grande numero di Soundpools e Soundpools Collections (selezionabili dall’utente).

(Vedremo più nel dettaglio l’utilizzo dei loop in un articolo successivo).

Nella stessa sezione che contiene le librerie dei loop troviamo anche i Virtual Instruments. Ognuno di essi è acquistabile singolarmente. Con la versione base sono inclusi i Vita Instruments Concert Grand LE (piano), Revolta 2 (synth) e il Vita Drums & Percussion. Con la versione Plus e Premium, invece, sono inclusi molti altri strumenti, ma che, al pari delle Soundpool, non sono selezionati dalla casa, bensì dall’utente, scegliendo dall’ampia gamma disponibile.

PRIME CONCLUSIONI

Se sei un musicista con un minimo di conoscenza di come funzionano le diverse parti degli strumenti in un brano e come arrangiarle tra di loro, troverai divertente cimentarti in composizioni che potrai completare in pochissimo tempo. Se invece sei un appassionato di fonia e vuoi muovere i primi passi in questo ambito, questo software può essere utile in quanto permette di lavorare con un signal flow (percorso di segnale) piuttosto semplice da gestire.

I risultati? come sempre dipende dall’abilità del musicista, dell’arrangiatore, del produttore o del fonico che usano i programmi, non dai software stessi. È certo, comunque, che Music Maker è nato per permettere a tutti di creare musica senza costosi software, mixer e outboard pazzeschi. La qualità finale può essere più che soddisfacente, soprattutto per chi vuole autoprodurre un’ottima demo della propria band, cimentarsi nella composizione, realizzare musica per i propri video di youtube oppure anche basi musicali, con un software che non appesantisce la CPU, è versatile e, in più disponibile anche nella versione in italiano.

Sono sempre stata dell’avviso che la qualità della performance e del materiale è l’elemento più importante per la riuscita di un progetto musicale o audio in genere. Magic Music Maker è uno strumento accessibile e user-friendly, sicuramente un ottimo punto di partenza per chi si avvicina alla produzione audio, ma anche per chi ha bisogno di uno software (relativamente) semplice per poter esprimere la propria creatività. Il fatto che la versione gratuita sia così ricca di funzionalità è sicuramente un plus, in quanto ci permette di valutarlo a fondo, prima di procedere all’acquisto.

Nel prossimo articolo parleremo della registrazione di strumenti acustici attraverso questo software, dell’applicazione di effetti, missaggio e esportazione del materiale registrato. Continuate a seguirci!

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Elisabetta Carosi
Blogger, fonico, formatrice. Mi piace raccontare il mondo della tecnologia e del suono. Fan della psicoacustica e dei cavi XLR.