Innovazioni tecnologiche: dall’introduzione delle lampadine al metaverso, esplorando il visore Apple Vision Pro e le potenzialità della realtà virtuale.

Le innovazioni tecnologiche hanno sempre, nel corso della storia, scatenato la curiosità, talvolta positiva e altre negativa, delle persone. Il pensiero di cambiare le abitudini quotidiane con uno strumento, come fu per le lampadine, ad esempio, oppure scoperte meno “importanti”, come i LED in grado di far risparmiare moltissima energia elettrica.

Il periodo in cui stiamo vivendo, specialmente post-COVID, è indubbiamente caratterizzato da un grande slancio verso la scoperta (e riscoperta) di tecnologie innovative. Da una parte l’introduzione di sistemi quasi futuristici come i visori VR e la realtà aumentata, dall’altra i nuovi tentativi di creare mondi virtuali, come il metaverso.

In questo grande fermento di idee e avanzamenti tecnologici, ovviamente le grandi aziende non mancano certo all’appello. Dopo l’introduzione, da parte del colosso NVIDIA, di tecnologie specifiche per la Virtual Reality nelle loro schede video serie RTX 30, era soltanto questione di tempo affinché anche aziende di hardware come Apple entrassero in campo.

Così nell’autunno del 2022 l’Apple Vision Pro veniva presentato un po’ in sordina, con un vero e proprio “full reveal” il 5 Giugno 2023, alla Worldwide Developers Conference.

La tecnologia VR: decenni di tentativi

Per chi ha seguito gli sviluppi tecnologici degli ultimi decenni, la rincorsa a un accessorio per godere della cosiddetta “realtà virtuale” è stato uno degli argomenti più difficili in campo informatico.

Tralasciando le sperimentazioni del XIX, già negli anni ‘70 la tecnologia militare aveva creato degli elmetti con delle tecnologie in grado di riprodurre delle immagini stereografiche, generate dai PC. Negli anni ‘80 l’avvento del 3D anaglifo aveva aperto le porte all’idea di una periferica che permettesse di “esplorare” gli spazi con maggior fedeltà, accessibile al pubblico. L’inizio degli anni ‘90 vide l’apparizione dei primi headset “VR” a scopo puramente accademico, ad eccezione del training per astronauti NASA, che avevano modelli di VR adattati proprio per simulare le varie fasi di decollo e manutenzione.

Fu l’inizio del nuovo millennio a mostrare i primi, timidi, passi verso la realizzazione in massa di questi accessori, che vedevano alcune aziende intente a tastare il terreno attraverso degli occhialini 3D che integravano a volte anche un sistema di tracciamento dei movimenti. Tuttavia in questa fase i software dovevano ancora essere creati ad-hoc per questi accessori e la resa era tutt’altro che soddisfacente.

Il primo, moderno, headset VR disponibile al pubblico è apparso dunque nel 2012, con l’Oculus Rift, progetto pressoché unico nel suo genere e realizzato attraverso una raccolta fondi su Kickstarter.

Dal 2012 in poi, diverse aziende si sono finalmente decise a proporre la propria idea di visore VR, arrivando all’Apple Vision Pro, inevitabile tentativo del colosso di Cupertino per dire la propria su un mercato sempre più competitivo e in espansione come il VR.

L’Apple Vision Pro segna il ritorno di Apple ai “grandi progetti” dopo l’Apple Watch nel 2015. Il dispositivo, pur non discostandosi sensibilmente dai modelli simili, tenta un approccio diverso con un design ergonomico e una tecnologia avanzata per integrare la realtà virtuale nella vita di tutti i giorni.

Nuove forme d’intrattenimento: realtà virtuale e realtà aumentata

Conoscere i nuovi termini e saperli distinguere richiede tempo. Spesso, infatti, si parla di realtà virtuale e realtà aumentata come se fossero sinonimi, ma in realtà costituiscono due branche diverse di nuove forme d’intrattenimento.

Specificatamente, mentre i visori VR come l’Apple Vision Pro fanno parte, appunto, della “Realtà Virtuale” (VR), gli occhiali per smartphone come quelli di Google o le tecnologie utilizzate per giochi come Pokèmon Go, dove viene utilizzata la fotocamera e l’ambiente circostante per creare nuove esperienze di gioco, rientrano nella “Realtà Aumentata” (AR). La differenza principale è la necessità, per quanto riguarda il VR, di utilizzare periferiche specifiche che permettano interazioni con un mondo completamente virtuale e generato dal computer.

La realtà virtuale offre agli utenti un’esperienza più immersiva, per creare mondi virtuali completamente nuovi. Con i visori VR come l’Apple Vision Pro, questa esperienza viene migliorata grazie a risoluzioni molto alte e un audio spaziale 3D, attraverso altoparlanti surround incorporati. Il movimento viene registrato dai sensori di tracciamento di ultima generazione, così da potersi immergere e interagire con gli ambienti virtuali, che spaziano da giochi coinvolgenti a simulazioni di viaggi spaziali, da esperienze cinematografiche interattive a tour virtuali di città lontane.

Le potenzialità di un’interazione completamente nuova

I visori VR come l’Apple Vision Pro hanno aperto le porte a una serie di nuove forme d’intrattenimento che offrono un coinvolgimento senza precedenti. Uno dei settori che ha beneficiato maggiormente di questa tecnologia è il gaming. I giochi VR offrono un’esperienza totalmente nuova, in cui gli utenti possono interagire con mondi virtuali, sfidare avversari online e immergersi in storie avvincenti come mai prima d’ora. I giochi di realtà virtuale sfruttano i sensori di tracciamento dell’Apple Vision Pro per consentire agli utenti di muoversi e interagire con l’ambiente di gioco.

A riguardo di questo, le potenzialità sono così ampie e interessanti che persino i grandi classici da casinò stanno venendo convertiti alla realtà virtuale, con modalità di interazione pensate per ricreare completamente l’atmosfera delle sale da gioco. Proprio il gaming per adulti, dopotutto, sta avendo una vera e propria esplosione, come dimostra anche l’introduzione di sistemi di pagamento online completamente nuovi. Nel settore dei casinò Trustly è uno dei più innovativi.

Oltre ai giochi, si può implementare la realtà virtuale anche per l’industria cinematografica e televisiva. Con sistemi come l’Apple Vision Pro, gli spettatori possono vivere film e serie TV come mai prima d’ora, diventando parte integrante delle storie che si svolgono sullo schermo. Le interazioni vanno dalla semplice immersione maggiorata, al camminare tra i personaggi e persino interagire con l’ambiente virtuale.

Nonostante dunque il grande buzz mediatico a riguardo del metaverso, la realtà virtuale ha portato con sé già una sorta di metaverso, seppur spesso limitata a istanze singole, piuttosto che come network interconnesso. La tecnologia sembra pronta solo adesso, dopotutto.

Non ci resta che osservare il futuro prossimo quali sviluppi ci porterà e quali altre innovazioni tecnologiche avremo.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.