I ricercatori di Google che si occupano di intelligenza artificiale quantistica hanno dimostrato che è possibile ridurre gli errori nei calcoli dei computer quantistici aumentando il numero di qubit utilizzati. Potrebbe sembrare semplice – e lo sarebbe con l’informatica classica – ma le cose funzionano diversamente quando si ha a che fare con i sistemi quantistici.

Il dipartimento di calcolo quantistico di Google ha annunciato una significativa riduzione del tasso di errore dei computer quantistici, uno sviluppo promettente per il futuro del calcolo. Sebbene l’informatica quantistica sia nota per le sue eccezionali capacità di calcolo, spesso tende a produrre un alto tasso di errori, rendendo molti calcoli inaffidabili.

Secondo Hartmut Neven, vicepresidente di Google per l’ingegneria, e Julian Kelly, direttore di Quantum Hardware, per far funzionare circuiti quantistici in grado di risolvere problemi di rilevanza industriale, l’industria dovrà raggiungere tassi di errore compresi tra 1 su 10.000.000 e 1 su 10.000.000.

Il team ha scoperto che, in determinate condizioni, più qubit fisici vengono utilizzati per costruire un qubit logico, migliore diventa il qubit logico. Tuttavia, questo è vero solo se i vantaggi della correzione quantistica degli errori superano gli errori aggiunti da ogni qubit fisico supplementare.

Il team Quantum AI di Google ha realizzato una prima impresa per qualsiasi piattaforma di calcolo quantistico, sviluppando un codice di correzione degli errori chiamato codice di superficie. Il processo prevede la ripetizione, in modo che eventuali errori, come i bit capovolti, possano essere esclusi da quello che i ricercatori descrivono come un voto a maggioranza.

Questa è solo una parte della tabella di marcia dell’azienda, che prevede sei fasi che porteranno infine all’informatica quantistica a correzione di errore. L’azienda è recentemente entrata nella seconda fase del suo piano per produrre un prototipo di qubit logico e mira a produrre un qubit logico di lunga durata oltre il 2025.

Sebbene Google consideri questo traguardo significativo, è importante notare che siamo ancora lontani anni, se non decenni, dal raggiungere un calcolo quantistico privo di errori. Il cammino è indubbiamente lungo, ma con sviluppi come questo siamo più vicini che mai a realizzare il pieno potenziale dell’informatica quantistica.

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