Google fa un grande balzo in avanti nel campo degli aggiornamenti software, dimezzando i tempi di installazione degli aggiornamenti OTA su Android, con particolare enfasi sui dispositivi della serie Google Pixel.

Il team di Google ha realizzato un’importante innovazione nel settore degli aggiornamenti software, dimostrando un notevole impegno per ridurre il tempo necessario all’installazione degli aggiornamenti OTA (Over-The-Air) di Android. Questo progresso, particolarmente evidente nelle ultime versioni beta del sistema operativo, si è manifestato in maniera significativa negli smartphone della serie Google Pixel.

Nella beta 1 di Android 14 QPR2, la funzionalità seamless updates ha subito un’evoluzione sostanziale. Il tempo necessario per installare un aggiornamento si è quasi dimezzato, passando da un intervallo di 20-40 minuti a soli 10-15 minuti. Questo miglioramento notevole nella velocità di installazione rappresenta una svolta per gli utenti, che ora possono godere di un’esperienza software più fluida e meno intrusiva.

Il successo di questa innovazione è dovuto a una decisione strategica da parte di Google: parallelizzare le operazioni di compressione richieste durante l’aggiornamento. Questa scelta ha permesso di risparmiare un quantitativo significativo di tempo, rivelando un approccio particolarmente efficace alla gestione degli aggiornamenti.

La nuova metodologia implementata da Android semplifica notevolmente il processo di aggiornamento, raggruppando le operazioni per i “piccoli blocchi” di dati. Invece di effettuare 200 scritture separate di file da 4 KB, il sistema operativo ora esegue una singola scrittura di un file da 800 KB. Google stima che questa soluzione possa garantire una riduzione del 24% del tempo di installazione.

Tuttavia, il cambiamento più significativo si osserva nei dispositivi della serie Google Pixel, dove si è passati dal metodo di compressione GZ al metodo LZ4. Questo aggiornamento promette un risparmio di tempo fino al 50%, ma è disponibile solo sui dispositivi che supportano questa tecnologia, come i modelli Pixel 7, Pixel 7 Pro, Pixel 7a, Pixel Tablet, Pixel Fold, Pixel 8 e Pixel 8 Pro. L’efficacia di questo metodo è in parte dovuta al tipo di processore utilizzato in questi dispositivi.

Google sembra intenzionata a influenzare positivamente l’intero ecosistema Android con questo nuovo metodo, cambiando le sue linee guida per altri produttori. Ciò suggerisce che in futuro potremmo assistere a miglioramenti simili anche per smartphone di altri brand, al di fuori della serie Google Pixel.

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