Archiviare foto online non è più gratis come una volta: dal 1° giugno Google Foto a pagamento diventa realtà. Che tu abbia iPhone o Android non importa: il tuo spazio Google Foto è al capolinea. E se contavi che Google Foto illimitato fosse per sempre e stai cercando il miglior cloud per foto, sei nel posto giusto.

Abbiamo analizzato il mercato e queste sono le 5 migliori alternative a Google Foto per archiviare foto online gratis (o meno).

Piccola nota: i 5 servizi cloud sono ordinati in ordine casuale, non in base alla preferenza.

1. Amazon Photos

CONVENIENZA: ⭐⭐⭐⭐

PRIVACY: 👎

COMODITÀ: ⭐⭐⭐⭐

Archiviare foto pagando poco o nulla? Con Amazon Photos puoi. A questo punto la tua domanda sarà: ma poco o nulla? In una sola parola: dipende. Hai Amazon Prime? In tal caso, nulla. Altrimenti, 36 euro l’anno (o 18 se sei uno studente). Patti chiari e amicizia lunga: se paghi, hai Amazon cloud illimitato per archiviazione foto iPhone o Android. Non puoi pagare? Amazon ti regala 5GB di spazio, finiti i quali devi aprire il portafogli.

Archiviazione foto online e non solo: con Amazon Prime hai accesso anche a Prime Video, centinaia di ebook gratis e molto altro. E per di più Amazon ti fornisce la cosiddetta raccolta smart – in altre parole, se cerchi “gatto” nelle tue foto e hai salvato foto del tuo gatto, bingo! Amazon te le trova in un batter d’occhio. Ciliegina sulla torta? Puoi anche pagare Amazon per stampare le tue foto e fartele arrivare comodamente a casa. Ma attenzione! Se sei un fotografo professionista, sta alla larga. La privacy policy di Amazon infatti ti impedisce di usare le tue foto a scopi commerciali. Assurdo, vero?

Fin qui tutto (quasi) favoloso, ma la privacy lascia moltissimo a desiderare. Amazon Photos infatti fa il riconoscimento facciale su tutte le tue foto – e non solo sulla tua faccia! In pratica, scannerizza tutte le facce nelle tue foto e le profila per poi personalizzare la loro esperienza su Amazon. Se ad esempio hai una foto con tua madre, stai permettendo ad Amazon di profilare tua madre senza il suo consenso. Per non parlare di tutti gli altri dati e metadati a cui dai accesso senza neanche rendertene conto.

VOTO: 6/10

2. iCloud

CONVENIENZA: ⭐⭐⭐

PRIVACY: ⭐⭐⭐

COMODITÀ: ⭐

Se hai iPhone, iPad e/o Mac, l’archiviazione iCloud è stupenda, altrimenti, passa pure al prossimo. Perché? Perché iCloud è il cuore del mondo Apple. Se sei parte dell’ecosistema, l’offerta è bell(in)a: da 0,99 € per 50GB a 9,99 per 2TB. Ma parliamoci chiaramente: non è niente di sensazionale. Lo spazio archiviazione icloud è molto poco se lo paragoniamo a Amazon Photos, dove con l’equivalente di 3 euro al mese ti assicuri un’archiviazione foto cloud illimitato.

E per di più, se hai foto su Android o PC o vuoi passarle da Apple a non Apple, non puoi. L’archiviazione iCloud infatti non supporta i device non Apple. In altre parole: se non hai veramente solo Apple, dimenticati di iCloud. E non è finita qui: se un domani vorrai tornare a Android (o al PC), tanti auguri! Se infatti con qualsiasi altro servizio ti basta scaricare l’app sul nuovo dispositivo, in questo caso dovrai contare su un disco rigido.

Sulla privacy però, non c’è che dire: Apple è un campione. Mentre Google e Amazon ti tracciano anche quando respiri, iCloud ti traccia (ovviamente) ma tiene tutto sul tuo device. Cosa vuol dire? Che iCloud ti garantisce tutte le funzioni smart che ti piacciono tanto – come il riconoscimento facciale – ma non si impadronisce dei tuoi dati. Purtroppo però, ora Apple ha spostato le chiavi di cifratura in Cina, dandole praticamente in mano al governo Cinese. Ma poi, iCloud è davvero sicuro? Jennifer Lawrence avrebbe qualcosa da dire al riguardo.

In sostanza: archiviare foto su iCloud è comodissimo se hai Apple su tutti i dispositivi, altrimenti non ti curar di iCloud ma guarda e passa.

VOTO: 8/10 – ma solo se hai solo dispositivi Apple e non pensi di cambiare.

3. Cubbit

CONVENIENZA: ⭐⭐⭐

PRIVACY: ⭐⭐⭐⭐⭐

COMODITÀ: 👎

Archiviare foto online gratis? Questo è realtà con Cubbit (o quasi). Per chi non la conoscesse, Cubbit è una soluzione made in Italy in tutto e per tutto diversa da Google Foto. Ma andiamo subito al sodo: quanto costa? Questo è il punto: Cubbit prende una strada completamente inedita rispetto agli altri. Mentre con iCloud paghi 9,99 euro al mese, con Cubbit paghi 289 euro subito in cambio di 512GB o 345 euro in cambio di 1TB e poi basta. È la differenza che c’è tra stare in affitto e comprare casa: nel primo caso paghi per sempre e rimani ospite, nell’altro paghi una volta sola e la casa è tua. La domanda che dovresti farti è: quanto ancora nella tua vita avrai bisogno di spazio cloud? A conti fatti, per sempre – ed è questa la scommessa di Cubbit. 0 euro al mese: perché pagare di più? 289 euro subito non sono pochi, ma se ci pensi, in 10 anni con iCloud avrai speso 1200 euro!

E sulla privacy, nessuno batte Cubbit. I dati che salvi su Cubbit sono protetti da crittografia militare e da un sistema definito “a conoscenza zero” (o “zero knowledge” per gli anglofoni), che assicura la privacy più totale. Quanto totale? Così tanto che nessuno può accedere ai tuoi dati senza il tuo permesso – nemmeno Cubbit.

Ma veniamo ai difetti – perché nessuno è esente. Cubbit è disponibile su tutti i dispositivi, ma non ha ancora un’applicazione per iPhone e Android. In sintesi: imbattibile su privacy e sul prezzo a lungo termine, ma se cerchi la comodità a tutto tondo dovrai aspettare l’uscita (a quanto pare prossima) dell’app sugli store Apple e Google.

VOTO: 7/10

4. Dropbox

CONVENIENZA: ⭐⭐⭐

PRIVACY: 👎

COMODITÀ: ⭐⭐⭐⭐

L’offerta di Dropbox non è poi così diversa da quella di Apple: per 120 euro l’anno hai diritto a 2TB di spazio – purché tu paghi tutto in una volta, altrimenti sono 12 al mese. La differenza è che Dropbox è disponibile non solo su dispositivi Apple ma anche su Android e PC. Bello, no?

Ma non è tutto oro quello che luccica: se vuoi inviare file, il limite si abbassa a 2GB. Che significa? Che se vuoi mandare a un tuo amico le foto delle vacanze, hai due opzioni: a) condividergli la cartella sul tuo Dropbox: in tal caso non ci sono limiti, e il tuo amico può modificare il contenuto della cartella, caricare foto, scaricarle – insomma, può fare quel che gli pare; b) condividergli un file con Dropbox Transfer. In questo caso il tuo amico non può fare altro che vedere e scaricare le foto, e ogni volta che questo accade ricevi una notifica. In breve, un po’ tipo Wetransfer, solo che a costo di 120 euro l’anno puoi inviare addirittura meno cose di quante ne invii gratis su Wetransfer.

Sulla privacy proprio non ci siamo. Basti dire che nella versione gratis (che ti offre solo 2GB), non c’è nemmeno l’autenticazione a 2 fattori! Per non parlare di cybersecurity. Nel 2011 c’era un bug che ti permetteva di accedere a qualunque account Dropbox se tu avevi l’email del proprietario. Nel 2012 Dropbox è stato bucato per 68 milioni di account. E dopo anni di critiche sul fatto che i dipendenti di Dropbox hanno accesso alle chiavi di cifratura e possono dunque vedere tutti i file degli utenti, Dropbox si rifiuta di cambiare.

Questione comodità: Dropbox è il migliore dopo Google Drive. Come Google Drive, Dropbox permette infatti di collaborare in più d’uno su un documento, la qual cosa torna utilissima se ci devi lavorare.

VOTO: 5/10

5. Flickr

CONVENIENZA: ⭐⭐⭐⭐⭐

PRIVACY: ⭐⭐⭐⭐

COMODITÀ: ⭐⭐⭐⭐

Se sei un fotografo o se semplicemente ami la fotografia, probabilmente già conosci Flickr. Fondato nel 2004, è uno dei più anziani servizi di cloud storage per foto e video. Per rispondere subito alla tua domanda, Flickr ti permette di archiviare foto online gratuitamente purché tu non superi il limite di 1000 foto. Tanto? Poco? Se consideri che una foto a bassa risoluzione occupa in media 2-3 MB, significa che Flickr ti dà circa 2 o 3 GB di spazio.

Al che tu dirai: perché parliamo di foto a bassa risoluzione se il limite è solo sul numero di foto? La risposta è semplice: ci sono limiti anche sulla dimensione massima – ossia, massimo 200 MB per foto e 1GB per video. Una volta finito lo spazio, dovrai fare l’upgrade a Flickr Pro, che ti permette di archiviare foto e video online in quantità infinita. Esatto.

Ma quanto costa? Neanche tanto: la scelta è tra 7,49 euro al mese e 65,88 euro l’anno, oppure se preferisci puoi pagare anche trimestrale. E in più non hai pubblicità. Questa è infatti la principale differenza tra Flickr e gli altri servizi. Essendo nato come social network per le foto, Flickr gratuito include anche la pubblicità, mentre se paghi né te né coloro che visitano la tua pagina vedranno più pubblicità alcune. Ma non preoccuparti: non sei obbligato ad aprire una pagina pubblica. Puoi tranquillamente aprire un account privato e archiviare foto online nella privacy più totale.

C’è dell’altro. Flickr infatti ti permette, se vuoi usarlo come un social network, di vedere quale delle tue foto ha più successo, e ti da sconti su vari prodotti utilissimi per graphic designer e fotografi, come Adobe, Blurb o Pixsy.

VOTO: 9/10

Per ricapitolare:

 ConvenienzaPrivacyComodità
Amazon PhotosSe sei già cliente Prime è gratuito. Se non lo sei, rimane un’ottima scelta in termini di GB/prezzo.Malissimo: Amazon usa il riconoscimento facciale sulle foto e profila le persone.Se sei un fotografo professionista, non puoi usare Amazon come cloud per il lavoro. Altrimenti, funziona bene.
iCloudAll’inizio è conveniente perché puoi scegliere di avere 50GB a 0.99€/mese. Se invece necessiti di più spazio, esistono soluzioni più economiche.Apple ci tiene alla privacy. Puoi stare tranquillo.Se possiedi già Mac, iPad, iPhone, eccetera, allora iCloud è senza dubbio la scelta più comoda in assoluto. Se non fai parte dell’ecosistema Apple, lascia perdere.
CubbitSe intendi usare il cloud per molto tempo allora Cubbit è un investimento. Spendi di più oggi per non pagare niente domani.Crittografia militare e architettura a conoscenza zero – nessuno batte Cubbit quando si tratta di privacy.Se lo usi da PC, non è male. Purtroppo non esiste ancora la app mobile, quindi ci sono ampi margini di miglioramento. Il sito però dice che l’app arriverà a breve.
DropboxIl prezzo si aggira sui 10€/mese, in linea con la maggior parte degli altri servizi cloud storage.Non è il cavallo di battaglia di Dropbox. È già capitato che i file degli utenti venissero hackerati e tutt’ora le chiavi di cifratura sono in mano ai dipendenti.Se eravate abituati a Google Drive, Dropbox non deluderà le vostre aspettative in termini di usabilità.
FlickLa versione gratuita offre pochissimo spazio di archiviazione ma la fortuna è che l’upgrade ha un prezzo inferiore rispetto alla media di mercato.Puoi scegliere se avere un profilo pubblico o privato. Se scegli privato, nessuno vedrà le tue foto.Se decidi di usarlo come social network, ossia nella sua versione pubblica, Flickr ti da accesso ad alcune funzionalità aggiuntive che potrebbero piacerti.
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