Dopo aver dominato le chat su WhatsApp e Telegram, le emoji si apprestano ad arrivare su Gmail e a trasformare anche il modo in cui rispondiamo alle email. Ecco come potrebbe funzionare.

La parola scritta, un tempo considerata la forma di comunicazione più diretta e profonda, sta perdendo terreno di fronte a un linguaggio universale e più immediato: le emoji. Questi piccoli simboli grafici sono diventati una forma essenziale di espressione, facilitando la comunicazione e rendendo le conversazioni più vivaci e comprensibili, indipendentemente dalla barriera linguistica.

Sebbene siano ormai onnipresenti nelle chat di messaggistica istantanea come WhatsApp e Telegram, le emoji stanno gradualmente trovando spazio anche in ambienti meno sospetti, come i servizi di posta elettronica. Una delle novità che potrebbero presto rivoluzionare la nostra casella di posta è l’introduzione delle reazioni emoji in Gmail, il popolare servizio di posta elettronica di Google.

La notizia arriva da fonti interne al mondo del tech, con The Tape Drive che per primo ha individuato tracce di questa funzionalità nell’app di Gmail per iOS. Questa scoperta ha dato vita a una serie di speculazioni sul potenziale impatto di tale funzione sulla dinamica delle email. A confermare ulteriormente queste ipotesi ci ha pensato AssembleDebug, un leaker specializzato in prodotti Google, che ha trovato ulteriori indizi nel codice dell’APK di Gmail per Android.

Il funzionamento previsto sembra semplice e intuitivo: gli utenti avranno la possibilità di rispondere rapidamente a un’email utilizzando una serie di emoji predefinite. Si tratta di una novità significativa che, oltre a rendere le risposte più immediate, potrebbe introdurre un tocco di leggerezza e spontaneità nelle email, spesso percepite come troppo formali o impersonali.

Tuttavia, la funzione sembra presentare alcune limitazioni: alcune reazioni emoji, per esempio, non saranno utilizzabili nei messaggi criptati o in quelli inviati a gruppi numerosi. Interessante anche la presenza di un limite numerico: si parla di un massimo di 20 reazioni per singola e-mail, con alcuni messaggi che potrebbero avere un limite di 50 reazioni uniche.

Questo aggiornamento, ancora in fase di test, riflette la crescente tendenza del mondo digitale a favorire l’immediatezza e la semplicità nelle comunicazioni. Mentre alcuni puristi della lingua potrebbero storcere il naso di fronte a questa evoluzione, non si può negare che l’introduzione delle emoji in Gmail potrebbe rendere la posta elettronica più fresca e attuale, in linea con le esigenze e le abitudini comunicative di questo secolo.

Articolo precedenteAndroid e l’enigma dello spazio di archiviazione
Articolo successivoPixel Watch 2: video conferma IP68 e gestione dello stress