Dolby Atmos FlexConnect fonde l’audio del sistema audio del televisore con i diffusori wireless e calibra automaticamente il tutto per ottenere la migliore esperienza di ascolto.

Negli ultimi anni, l’evoluzione della tecnologia audio ha ridefinito l’esperienza di ascolto domestico. Se prima ci accontentavamo di semplici altoparlanti incorporati nei nostri televisori, oggi ci aspettiamo un suono avvolgente e personalizzato, che avvicini l’esperienza di un cinema direttamente nelle nostre case. Mentre alcune aziende, come Samsung con la sua Q-Symphony o Sony con Acoustic Center Sync, hanno cercato di ottimizzare questa esperienza, Dolby ha appena lanciato una novità che promette di cambiare le regole del gioco.

Chiamata “Dolby Atmos FlexConnect”, questa innovativa funzione ha l’obiettivo di combinare gli altoparlanti del televisore con qualsiasi altro diffusore presente nella stanza, offrendo una sinergia sonora unica. E la prima azienda ad adottare questa tecnologia sarà TCL, con i suoi modelli previsti per il 2024.

Il vero segreto di FlexConnect risiede nella sua capacità di “ottimizzare intelligentemente il suono”. Non si tratta solo di amplificare l’audio, ma di adattarlo in base alle specificità di ogni ambiente, superando le limitazioni di spazio, posizione dei mobili o disponibilità di prese elettriche. Ogni casa può avere, quindi, il proprio profilo sonoro Dolby Atmos, personalizzato in base alle proprie esigenze.

L’installazione, secondo Dolby, è sorprendentemente semplice. Attraverso microfoni integrati nel televisore, il sistema è in grado di mappare acusticamente la stanza, individuando la posizione di ogni singolo diffusore e calibrando l’audio di conseguenza. Questo approccio promette di offrire un suono più immersivo e bilanciato, indipendentemente da dove ci si trova nella stanza.

E la magia non si ferma qui. A differenza di altre tecnologie che potenziano principalmente il canale centrale, FlexConnect modifica l’audio di ogni singolo altoparlante, garantendo un’esperienza sonora davvero completa. Il sistema può ad esempio decidere di delegare al televisore la gestione dei dialoghi, mentre altri diffusori si occupano di restituire l’ambiente sonoro circostante.

Ma il vero potenziale rivoluzionario di FlexConnect potrebbe essere la sua interoperabilità. Mentre tecnologie come la Q-Symphony di Samsung o l’Acoustic Center Sync di Sony necessitano di dispositivi compatibili tra loro, Dolby Atmos FlexConnect potrebbe, in teoria, offrire una compatibilità più ampia. Immaginiamo di poter abbinare un televisore TCL con una soundbar di un altro produttore: sarebbe un enorme passo avanti per l’industria.

Ovviamente, TCL non si limiterà a implementare questa tecnologia nei suoi televisori. L’azienda ha già annunciato l’introduzione di diffusori wireless appositamente progettati per essere compatibili con FlexConnect.

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