Si avvicina la data del passaggio all’ora legale. Ciò significa spostare gli orologi avanti di un’ora (cioè un’ora di sonno in meno durante la notte). Il cambio dell’ora era originariamente motivato dal risparmio energetico, ma un voto degli eurodeputati nel 2019 ne ha sancito la fine per il 2021. Tuttavia, il Covid è passato e il Consiglio Europeo non l’ha ancora approvato.

Il cambio dell’ora legale si avvicina. Preparatevi a portare gli orologi avanti di un’ora nel fine settimana del 25-26 marzo: l’ora legale inizierà alle 2 del mattino di domenica 26. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul cambio dell’ora.

Data del cambio dell’ora legale 2023

Il prossimo cambio dell’ora legale avverrà domenica 26 marzo 2023. Più precisamente, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Nelle prime ore del mattino le 2 saranno le 3 del mattino.

Dal 1996, le date del cambio dell’ora sono le stesse in tutta l’Unione Europea. Ciò significa che l’ora legale sarà introdotta contemporaneamente lo stesso giorno e alla stessa ora in tutti i 27 Stati membri. Gli Stati membri hanno concordato di cambiare l’ora due volte l’anno e il passaggio avviene ora l’ultima domenica di marzo. L’orario del passaggio, le 2 del mattino di domenica, è stato scelto per ridurre al minimo i rischi di interruzione dei trasporti e delle telecomunicazioni.

Perchè si cambia l’ora?

L’ora legale è un momento dell’anno in cui si cambia l’orario. In Italia, è stata introdotta per la prima volta nel 1916 come misura di guerra e poi è stata abolita e ripristinata diverse volte. Nel 1965 è stata adottata definitivamente e ha avuto una durata variabile nel corso degli anni. Nel 2010 è stata stabilita la durata attuale di sei mesi, dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre. L’ora legale serve per sfruttare meglio la luce del sole durante la giornata.

L’ora legale fa male alla salute?

Una critica ricorrente al cambio dell’ora è che fa male alla salute. Diversi studi recenti dimostrano che lo spostamento dell’orologio in avanti in primavera può ridurre temporaneamente il tempo di sonno. Questo aumenterebbe il numero e la gravità degli attacchi di cuore per almeno sette giorni dopo il cambio dell’ora. Inoltre, aumenterebbero gli incidenti sul lavoro e nel traffico.

Quando finirà il cambio dell’ora?

Tra settembre 2018 e marzo 2019, un’importante consultazione pubblica ha chiesto ai cittadini europei di votare a favore o contro il cambio dell’ora. Questa consultazione ha dato luogo a un vero e proprio plebiscito a favore dell’abolizione del cambio dell’ora. 

La questione è stata quindi esaminata dagli eurodeputati, che martedì 26 marzo 2019 hanno deciso di abolire il cambio dell’ora stagionale a partire dal 2021. Tuttavia, il testo specifica che “gli Stati membri manterranno il diritto di decidere il proprio fuso orario”.

La decisione deve ancora essere convalidata dal Consiglio Europeo e poi recepita dagli Stati membri. Resta il fatto che la crisi sanitaria ha completamente stravolto il calendario. La fine del cambio dell’ora è stata accantonata e la questione non è più all’ordine del giorno. Almeno per il momento.

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Carolina Napolano
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