Mentre Google si prepara al lancio del Tensor G4, le differenze con Exynos 2400 di Samsung sollevano interrogativi sul percorso di sviluppo dei futuri SoC Pixel e sulle strategie per competere nel mercato degli smartphone.

I chipset Tensor, cuore tecnologico degli smartphone Google Pixel e di recente anche di un tablet, hanno sempre suscitato grande interesse per il loro approccio innovativo nel settore. Tuttavia, analizzando i dettagli emersi sul prossimo Tensor G4, si delineano prospettive che temperano le aspettative. Nonostante le voci di un legame con l’inedito Exynos 2300 di Samsung per il predecessore Tensor G3, le differenze specifiche con Exynos 2400 mettono in dubbio una correlazione diretta per il G4.

Le informazioni trapelate indicano che Exynos 2400 avrà un cluster CPU a 10 core, mentre il Tensor G4 si configura con un’architettura a 8 core, marcando un passo indietro rispetto al G3. Questa discrepanza ha sollevato perplessità, nonostante le affermazioni di @OreXda, che vede il G4 strettamente legato a Exynos 2400. Le specifiche delle GPU divergono ulteriormente, con Exynos 2400 che adotta un processore grafico Xclipse 940 basato su RDNA3 di AMD, contrapposto all’Immortalis-G715 di ARM nel Tensor, mantenendo la linea del G3.

L’insider ha successivamente corretto il tiro, suggerendo che il Tensor G4 potrebbe essere un SoC semi-custom che sfrutta design CPU e GPU di ARM esistenti. Questo spiega parzialmente l’idea che il G4 sia “basato” su Exynos 2400, facendo leva su tecnologie di fabbricazione avanzate come il processo 4LPP+ e il Fan-out Wafer Level Packaging (FOWLP) di Samsung, che migliorano l’efficienza energetica e la gestione termica.

Comunque, fino a che Google non opterà per TSMC come partner di fonderia, previsto non prima del Tensor G5 nel 2025, le aspettative per una trasformazione prestazionale con i Pixel 9 e Pixel 9 Pro dovrebbero essere moderate. Sebbene Google possa distinguersi in altri ambiti, come le funzionalità AI avanzate e un innovativo array di fotocamere, sul fronte delle prestazioni puramente hardware, i nuovi smartphone top di gamma potrebbero non rappresentare una minaccia per la concorrenza.

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Team CEOTECH
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