Ciao amici e REVOT3CH a tutti !

Oggi parleremo di uno degli smartwatch che ci sono piaciuti di più quest’anno, Samsung Galaxy Watch 3. Nel corso degli anni, il mondo degli smartwatch è cresciuto e maturato ed ora abbiamo la certezza che può andare bene per ogni tipo di necessità.

Caratteristiche

Samsung Galaxy Watch 3 è quello smartwatch con cui puoi fare tutto. Qui la plastica non esiste, la cassa è realizzata in acciaio inossidabile e in questi giorni di utilizzo ha anche preso qualche botta, senza riportare segni di usura quindi la resistenza è ottima. L’orologio inoltre ha una certificazione militare per resistere a temperature e condizioni estreme.

Guardando il quadrante, il protagonista rimane lui, il display Amoled con una luminosità molto elevata, neri profondissimi e contrasto estremamente elevato. Crediamo che sia lo smartwatch con il display più luminoso, visibile anche all’esterno, e questa diventa una caratteristica vincente. Troviamo l’ Always On Display che potete tenere anche disattivato, in quanto la rotazione è molto precisa e reattiva.

Samsung ha abbandonato la ghiera touch dell’ Active 2 ed è tornata sui suoi passi con la ghiera meccanica, mossa vincente per noi in quanto è molto più comoda soprattutto con le mani bagnate. Un preciso clic vi informerà del movimento e potrete passare comodamente da una schermata all’altra, senza mettere mai un dito sul display, se non per selezionare quello che vi serve.

Il chipset è lo stesso del Watch Active 2 accompagnato da 1 GB di RAM e 8 GB di storage. A livello di connettività siamo al top: bluetooth 5.0, Wifi a 2.4 GHz, NFC; i sensori integrati sono quelli che ci si aspetta da un top di gamma: accelerometro, barometro, giroscopio, sensore di luminosità, cardiofrequenzimetro ed elettrocardiogramma.

La connessione con lo smartphone Android avviene tramite la app Galaxy Wearable, scaricabile dal Play Store se non avete un device Samsung. Da notare che non appena avvicinate l’orologio al telefono, viene subito rilevato e vi chiede di abbinarlo, solo nel caso in cui abbiate un telefono Samsung però. Tramite la app Samsung Health invece, avrete accesso alla parte fitness dello smartwatch.

Il sistema operativo è Tizen OS 5.5 e gira alla grande, veloce e reattivo, è studiato appositamente per questo tipo di orologi ed è migliore rispetto a Wear OS. La ghiera è la S Pen dei Note, un sistema studiato per essere visualizzato su di uno schermo rotondo; alla sinistra della watchface principale troviamo le notifiche in ordine cronologico, alla destra ci sono i widget delle applicazioni. I due tasti fisici servono per tornare alla schermata precedente, quello in alto e alla home, quello in basso.

Specifiche

  • Display:
    • 45mm: Super AMOLED da 1,4″ (34mm) con vetro Corning Gorilla Glass DX
    • 41mm: Super AMOLED da 1,2″ (30mm) con vetro Corning Gorilla Glass DX
  • Memoria:
    • 1GB di RAM
    • 8GB di storage interno
  • Connettività:
    • Wi-Fi 802.11 b/g/n 2.4GHz, Bluetooth 5.0 (LTE a seconda del modello)
  • Batteria:
    • 45mm: 340 mAh
    • 41mm: 247 mAh
  • Dimensioni e peso:
    • 45mm: 45,0 x 46,2 x 11,1mm / 53g
    • 41mm: 41,0 x 42,5 x 11,3mm / 48g
  • Sistema operativo: Tizen OS 5.5
  • Colorazioni:
    • 45mm: Mystic Black, Mystic Silver (case) / Black Leather (cinturino)
    • 41mm: Mystic Silver, Mystic Bronze (case) / Black Leather, Pink Leather (cinturino)
  • Certificazioni: 5ATM + IP68 / MIL-STD-810G

Giudizio Finale

Concludendo ragazzi, a questo Watch 3 non mancano i difetti. Innanzitutto Bixby, l’assistente vocale di Samsung che non è ancora concorrenziale rispetto all’ assistente Google o Siri, e poi il parco applicazioni che non è ampio tanto quello dei competitor. Parlando di autonomia si riescono a fare tre giorni interi, spingendolo con GPS attivo si arriva a farne due. Purtroppo ancora nessuno riesce a fare di meglio.

Come sempre succede a Samsung, si perde un pò sui prezzi; vuole fare gli stessi prezzi di Apple ma non è la stessa cosa. 459 Euro per la versione da 45 mm sono veramente troppi, cosi come quelli di Apple Watch. Però Amazon ci viene incontro proponendolo a 339 Euro, oppure tramite il coupon compleanno che Samsung regala, ve lo porterete a casa a 286 Euro, prezzo molto più ragionevole.

E’ l’unico smartwatch completo sul mercato, per Android, che se la può giocare con Apple Watch serie 6, l’unico per cui vale la pena spendere circa 300 euro. Ricordate però che dal Watch Active 2 a questo modello cambia veramente poco, quindi se volete risparmiare andate sul primo.

8.3 / 10 Voto Finale
DESIGN & MATERIALI9
DISPLAY9
SOFTWARE8
AUTONOMIA7.5
USO GENERALE8.5
QUALITÀ PREZZO7.5

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Saluti da Zio Bob Hax, Pasqui e da SerenaGeekGirl che ha creato questo articolo per voi !


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1 commento

  1. Galaxy Watch 3 cerca di contrastare l’egemonia dell’Apple Watch fra gli indossabili “completi” (ovvero con i quali si può anche rispondere alle notifiche e alle chiamate). Oltre all’intramontabile Tizen, e all’intelligente metodo di input (sia vocale che con icone, l’unico che possa avere senso su uno smartwatch), trovo molto interessante la ghiera, che permette di interagire con lo smartwatch senza toccare lo schermo. La ghiera non è una novità assoluta (ogni tanto “spunta” su qualche device, che sia fisica o “virtuale”), ma la trovo un buon compromesso fra dover toccare in continuazione lo schermo e dover premere in continuazione il pulsante (ovviamente è praticabile solo sugli smartwatch rotondi…). Ciò premesso, concordo con lo Zio che il prezzo di lancio è improponibile (sarebbero esagerati anche 350€), perché è vero che ha quasi tutto, ma comunque non quanto permette di avere un iWatch. L’autonomia mi sembra ancora un po’ “risicata” (anche se sicuramente è un passo avanti rispetto ai modelli precedenti) e per le mie esigenze è insufficiente (sono abituato troppo bene con il Bip), ma concordo con lo Zio che a 280€ difficilmente si trova di meglio in circolazione. Bob Hax “ruba la scena” al re degli indossabili Pasqui, proponendo il suo nuovo wearable (che sicuramente merita attenzione) con la sua solita bravura, quindi la domanda nasce spontanea: a quando una recensione “a quattro mani” di uno smartwatch?

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