La collaborazione tra Qualcomm e Google punta a rivoluzionare il mercato degli smartwatch con l’introduzione dell’architettura RISC-V in un SoC, sfidando il dominio di ARM.

Qualcomm, il gigante della produzione di chip con sede negli Stati Uniti, ha unito le forze con Google in una mossa audace che potrebbe riscrivere le regole del gioco nel mondo degli smartwatch. L’iniziativa vede le due aziende puntare sull’innovativa architettura RISC-V per i dispositivi basati su Wear OS. La nuova direzione comporterà lo sviluppo di un SoC (System on Chip) inedito nella serie Snapdragon Wear, con l’obiettivo di spingere avanti i confini della tecnologia indossabile. Sebbene i dettagli specifici siano ancora avvolti nel mistero, Qualcomm ha assicurato che la produzione è già in corso. L’anticipazione e il tono del comunicato suggeriscono che potremmo assistere a un lancio in grande stile in un prossimo futuro.

Ma cos’è esattamente RISC-V e perché rappresenta una scelta così significativa? RISC-V è un set di istruzioni che, in termini tecnici, condivide molte similitudini con ARM. Entrambe le architetture sono basate sul paradigma RISC (Reduced Instruction Set Computer). Tuttavia, la differenza cardine risiede nel loro modello di proprietà. Mentre ARM è un’architettura di proprietà gestita da Arm Holdings, un’entità ora sotto l’ala di SoftBank, il gigante giapponese, RISC-V emerge come un’alternativa rivoluzionaria completamente open-source.

Questo diventa particolarmente rilevante quando si considera che una moltitudine di dispositivi nell’attuale panorama tecnologico – che vanno dagli smartphone ai computer, passando per televisori e veicoli – sono alimentati da processori ARM. L’introduzione di RISC-V porta con sé non solo il potenziale di riduzione dei costi legati alle licenze ma offre anche la promessa di una maggior flessibilità e concorrenza nel mercato.

L’approccio open-source ha implicazioni profonde:

  • Personalizzazione: le aziende hanno la libertà di sviluppare core su misura per i loro prodotti.
  • Concorrenza: si apre la porta a una maggiore innovazione e competitività.
  • Riduzione dei costi: l’eliminazione delle licenze proprietarie potrebbe portare a soluzioni tecnologiche più economiche.

La tendenza crescente verso RISC-V non è passata inosservata. La formazione di RISE (RISC-V Software Ecosystem) ne è la prova concreta. Questo consorzio vede la collaborazione di giganti tecnologici come Samsung, MediaTek, NVIDIA e Intel.

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Carolina Napolano
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