Una nuova levetta nel Google Play Store permette di aiutare gli utenti a risparmiare spazio senza sacrificare l’accessibilità alle app.

Con il crescere delle app e dei contenuti scaricabili, molti utenti di smartphone trovano lo spazio di archiviazione dei loro dispositivi rapidamente esaurito. Se in passato si lottava con messaggi di spazio insufficiente e difficili decisioni su quale app disinstallare, Google ora offre una soluzione innovativa e molto più user-friendly.

Google ha introdotto una nuova opzione nel Play Store: l’archiviazione automatica delle app. Mishaal Rahman su X (precedentemente noto come Twitter) e AssembleDebug su Telegram hanno messo in luce che questa caratteristica è ora accessibile a un numero crescente di utenti. Situata nel menu “Generali” delle impostazioni del Play Store, l’opzione consente un’attivazione e disattivazione semplificata, rendendo la gestione dello spazio di archiviazione un gioco da ragazzi.

L’archiviazione automatica delle app si avvale della tecnologia App Bundle di Android, che permette agli sviluppatori di inviare solo i file strettamente necessari al dispositivo. Non solo si traduce in un risparmio sulla larghezza di banda, ma ora, con l’archiviazione automatica attivata, gli smartphone possono ottimizzare ulteriormente i pacchetti delle app. Secondo Google, questa caratteristica permette di liberare fino al 60% dello spazio di archiviazione, e ciò avviene senza perdere dati o disinstallare le app. Tuttavia, per accedere nuovamente a un’app archiviata, sarà necessario scaricare alcuni file aggiuntivi.

Un altro elemento distintivo delle app archiviate è la presenza di una piccola icona a forma di nuvola sulla loro icona, segnalando che non sono completamente pronte per l’uso immediato. Inoltre, nel pannello “Gestisci app e dispositivo” del Play Store, è presente una nuova scheda “Gestisci” dove gli utenti possono facilmente visualizzare e gestire le app archiviate.

Riguardo alla diffusione di questa opzione, molti utenti hanno segnalato di averla vista per la prima volta nelle versioni 37.4 e 37.5 del Play Store. Tuttavia, è probabile che sia disponibile anche in altre versioni, suggerendo che Google stia implementando questa funzione lato server piuttosto che tramite un aggiornamento dell’app.

Inoltre, Google sta adottando un altro approccio proattivo con le app inutilizzate. Dopo un periodo di inattività di tre mesi, l’app vedrà revocate automaticamente le sue autorizzazioni e non potrà inviare notifiche. Questo passo mira a proteggere la privacy degli utenti e la durata della batteria, impedendo alle app di operare in background. Tuttavia, questa mossa è indipendente dall’opzione di archiviazione e le app rimangono pronte all’uso sul dispositivo.

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Carolina Napolano
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