Nonostante le dichiarazioni ufficiali, il Google Pixel 8 sembra supportare la modalità DisplayPort. Una funzione che potrebbe rivoluzionare l’utilizzo dello smartphone.

L’evoluzione della tecnologia spesso porta con sé delle sorprese, e l’ultima in ordine di tempo riguarda uno dei giganti dell’hi-tech: Google. È stato recentemente scoperto che la serie Google Pixel 8 ha la capacità di supportare la modalità alternativa DisplayPort, comunemente chiamata modalità DP Alt. Questa funzione consente ai dispositivi di trasferire segnali video attraverso la porta USB-C e di proiettarli su schermi esterni.

La rivelazione ha suscitato grande interesse soprattutto perché Google aveva precedentemente negato tale capacità. Mishaal Rahman, noto per le sue profonde indagini sul mondo Android, con l’ausilio di un tester, ha dimostrato con un video un Pixel 8 Pro collegato e funzionante con un display esterno. La cosa sorprendente? Google aveva precedentemente dichiarato, che “I Pixel 8 e 8 Pro attualmente non supportano la connessione DisplayPort”.

Il mistero diventa ancora più intrigante alla luce del fatto che, mentre i precedenti telefoni di Google non supportavano la modalità DisplayPort a livello hardware, i Pixel 8 sembrano avere questa capacità hardware, ma la funzione è stata disabilitata a livello software.

Rahman non si è fermato alla semplice scoperta. Ha condiviso un metodo, per gli appassionati di tecnologia e modding, che prevede il rooting del Pixel 8 e alcune manipolazioni software per attivare l’uscita video tramite USB-C. Una procedura che, se realizzata con l’appropriata combinazione di cavi e display, può effettivamente sbloccare questa funzione. Nello specifico, il tester ha utilizzato un cavo USB-C-a-USB-C dichiarato compatibile con DisplayPort.

Questa scoperta pone una domanda inevitabile: perché Google ha scelto di non abilitare una funzione così utile? Specie considerando che competitor come Apple, con il suo iPhone 15, ha già implementato la funzionalità di uscita video 4K HDR attraverso DisplayPort. Forse, Google sta cercando di affinare ulteriormente la funzione prima di un suo rilascio ufficiale o ci sono ragioni di natura strategica dietro questa scelta.

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