L’autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) ha pubblicato le sue conclusioni provvisorie sulla proposta di acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, proponendo di eliminare Call of Duty dall’accordo come possibile compromesso.

Come sappiamo, Microsoft ha dovuto affrontare dure imposizioni in merito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di alcuni enti normativi internazionali.

Mentre l’autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) continua a esaminare la transazione in modo approfondito per verificare la possibilità di un monopolio, anche la Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha svolto le proprie analisi. Questa settimana la CMA ha pubblicato un parere parziale sulla sua decisione e la situazione non sembra affatto favorevole a Microsoft.

Dopo un’indagine durata cinque mesi, l’autorità di regolamentazione britannica ha concluso in via provvisoria che l’accordo tra Microsoft e Activision Blizzard potrebbe ridurre la concorrenza e “comportare prezzi più elevati, meno opzioni o meno innovazione per i giocatori del Regno Unito”. L’ente ritiene inoltre che Call of Duty e altri franchise saranno importanti per la crescita del cloud gaming e che Microsoft potrebbe eliminare la concorrenza rendendo questi giochi esclusivi per la sua offerta cloud.

Ciò significa che le autorità di regolamentazione degli Stati Uniti, dell’Unione Europea e del Regno Unito hanno già pubblicato obiezioni all’accordo da 69 miliardi di dollari.

La CMA ha suggerito che una “rottura parziale di Activision Blizzard” sarebbe una soluzione da prendere in considerazione per approvare l’acquisizione.

Questo potrebbe significare:

  • Vendere gli studi che si occupano di Call of Duty a un’altra società
  • Vendita separata di Activision, con Microsoft che mantiene solo Blizzard
  • Vendita separata di Activision e Blizzard
  • Vietare completamente la fusione

L’ente regolatore afferma che Microsoft ha comunicato i suoi impegni per mantenere Call of Duty sulle piattaforme rivali, come PlayStation e Nintendo Switch, e dice che potenzialmente prenderebbe in considerazione una soluzione di questo tipo, ma che preferisce una soluzione strutturale, come l’eliminazione totale di Activision dall’accordo, in quanto richiede meno sforzi continui.

Inoltre, l’autorità di regolamentazione ha dichiarato che prenderà in considerazione “qualsiasi altra soluzione praticabile” proposta da Microsoft, o da terzi interessati, che potrebbe essere efficace per rispondere alle sue preoccupazioni.

La CMA chiede ora alle parti interessate di rispondere all’elenco dei possibili rimedi entro il 22 febbraio e di rispondere alle sue conclusioni provvisorie entro il 1° marzo. La relazione finale della CMA dovrebbe essere presentata entro il 26 aprile.

Nell’ambito dell’indagine, l’autorità di regolamentazione britannica ha dichiarato di aver ascoltato direttamente i dirigenti di Microsoft e Activision, di aver esaminato oltre 3 milioni di documenti interni delle due società, di aver commissionato un sondaggio indipendente tra i giocatori del Regno Unito e di aver raccolto prove da una serie di altri produttori di console di gioco, editori di giochi e fornitori di servizi di cloud gaming.

I rappresentanti di Acitivision Blizzard hanno rilasciato dichiarazioni sul parere parziale e si sono detti fiduciosi di una futura approvazione dell’operazione dopo aver presentato le loro difese all’autorità di regolamentazione.

Per ora non resta che attendere il parere finale delle indagini per sapere se la transazione sarà approvata o meno.

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