Nell’anno del suo debutto, lo stabilimento di produzione di Lenovo a Budapest raggiunge un traguardo significativo. L’impianto, che ha già fornito soluzioni a più di 1.000 clienti in 69 Paesi, pone l’accento sulla sostenibilità e l’innovazione tecnologica, rivendicando una riduzione del 90% delle emissioni di CO2 nelle spedizioni.

Lenovo annuncia con orgoglio di aver raggiunto l’importante traguardo di un milione di workstation e server prodotti e spediti dal suo primo stabilimento di produzione in Europa. L’impianto, situato a Budapest, in Ungheria, ha aperto le porte appena un anno fa.

Dopo soli 10 mesi dall’avvio dei lavori durante la pandemia, l’innovativo stabilimento è stato inaugurato nel giugno 2022. Il suo obiettivo principale è supportare i clienti in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), offrendo soluzioni avanzate per infrastrutture server, sistemi di storage e workstation di fascia alta. A giugno 2023, lo stabilimento ha già servito oltre 1.000 clienti in 69 paesi, rivelando un’accelerazione impressionante delle operazioni nel corso dell’ultimo anno.

Dall’apertura, lo stabilimento ha registrato una crescita del 20% dell’organico, con uno staff composto da 15 nazionalità. Grazie a questa espansione, Lenovo è stata premiata dal Ministero del Commercio Estero ungherese per aver creato il maggior numero di posti di lavoro nel Paese. Inoltre, attraverso la Lenovo Foundation, l’ente filantropico dell’azienda, lo stabilimento ha avviato una collaborazione con la comunità locale, offrendo volontariato e supporto tecnologico alle scuole locali e partecipando a donazioni di sangue mensili in collaborazione con la Croce Rossa Ungherese.

Lenovo ha posto l’accento sulla sostenibilità durante la costruzione dello stabilimento di Budapest. Dal miglioramento dell’isolamento termico dell’edificio all’installazione di sensori per l’illuminazione, l’azienda ha puntato alla massima efficienza energetica. Attualmente, è in corso la seconda fase di installazione di pannelli solari che porteranno la capacità a 4 megawatt, equivalenti all’energia prodotta da circa 12 autocisterne di gas naturale.

Nel suo impegno a raggiungere zero emissioni di gas serra in tutta la filiera entro il 2049/50, Lenovo ha registrato una riduzione delle emissioni di CO2 nelle spedizioni di oltre il 90%, grazie alla riduzione dei chilometri percorsi e alla posizione centrale dello stabilimento in Europa.

L’azienda, leader nella classifica TOP500 dei supercomputer negli ultimi cinque anni, ha continuato a fornire consulenza e servizi ai clienti che ospitano alcuni dei più grandi supercomputer d’Europa, grazie alla capacità produttiva del suo stabilimento ungherese.

Lo stabilimento di Budapest si inserisce perfettamente nella rete di produzione globale di Lenovo, che conta 35 sedi in otto mercati, e serve clienti in 180 Paesi, tra cui Argentina, Brasile, Cina, Ungheria, India, Giappone, Messico e Stati Uniti. Lenovo si distingue per il proprio modello di produzione ibrida globale, basato su un mix di produzione interna e a contratto.

Questo traguardo raggiunto da Lenovo in Ungheria è un simbolo di successo, sostenibilità e innovazione tecnologica. L’azienda continua a essere un riferimento nell’industria tecnologica, dimostrando come sia possibile raggiungere obiettivi ambiziosi pur rispettando l’ambiente e il benessere dei propri dipendenti.

Articolo precedenteSnapdragon 8 Plus Gen 2 potrebbe debuttare la prossima settimana
Articolo successivoScienziati testano GPS a raggi cosmici per migliorare la navigazione sotterranea