Jensen Huang, CEO di NVIDIA, espone la sua visione sull’indipendenza nella produzione di chip negli Stati Uniti e le sfide imminenti.

Durante la recente conferenza DealBook a New York, organizzata dal New York Times, Jensen Huang, amministratore delegato di NVIDIA, ha offerto un’analisi approfondita sul futuro dell’industria dei semiconduttori negli Stati Uniti. Huang prevede che gli USA possano raggiungere una indipendenza nella produzione di chip entro un arco temporale di dieci a vent’anni, una stima che corrisponde agli obiettivi ottimistici dell’amministrazione Biden.

Huang ha evidenziato che il successo di NVIDIA è strettamente legato a una “miriade di componenti” provenienti da tutto il mondo, sottolineando in particolare il ruolo di Taiwan e della Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), la fonderia più avanzata a livello globale. Questo contesto internazionale complesso presenta sfide significative per gli Stati Uniti nel loro sforzo di diventare indipendenti nella produzione di chip.

La Camera di Commercio statunitense, qualche mese fa, aveva già sollevato dubbi sulle tempistiche sperate dall’amministrazione Biden. La concentrazione sugli incentivi per la fabbricazione dei chip, trascurando la ricerca scientifica e la formazione della forza lavoro, potrebbe lasciare 67.000 posti di lavoro vacanti, ovvero il 58% di quelli previsti una volta che l’industria sarà a regime, a causa della mancanza di personale qualificato.

Recentemente, il governo USA ha introdotto maggiori restrizioni all’esportazione dei chip più avanzati per il machine learning e l’intelligenza artificiale, citando rischi per la sicurezza nazionale. Nonostante queste restrizioni, Huang ha confermato che NVIDIA sta cercando di continuare a operare in Cina, uno dei mercati di semiconduttori più grandi al mondo. Huang ha riconosciuto la necessità delle nuove normative USA per la sicurezza nazionale, ma ha anche annunciato che NVIDIA sta sviluppando prodotti compatibili con le nuove restrizioni per il mercato cinese, inclusa la RTX 4090 D.

Tuttavia, Huang ha messo in guardia contro le potenziali conseguenze indesiderate di queste restrizioni. La recente crescita di NVIDIA, grazie al boom dell’intelligenza artificiale, potrebbe subire un rallentamento. Huang ha espresso preoccupazione per il fatto che le aziende statunitensi, perdendo entrate, potrebbero diventare meno competitive. Questa situazione potrebbe rallentare il progresso degli USA nel campo dei semiconduttori, mentre la Cina cerca modi per aggirare i controlli sulle esportazioni.

Articolo precedenteTesla Model 3, il risparmio sul carburante è notevole secondo uno YouTuber
Articolo successivoTelegram aggiorna le funzioni di canali, storie e chat
Team CEOTECH
La tecnologia dovrebbe arricchire la vita delle persone oltre a tutelare il pianeta.