Google sta implementando nuove funzionalità per l’app Google Home al fine di migliorare la gestione di alcuni dispositivi smart, fra cui i ventilatori.

Chi dispone di diversi dispositivi per la casa intelligente è possibile che utilizzi l’app Google Home per gestirli. L’applicazione permette infatti di controllare in modo semplice i dispositivi della smart home, sebbene presenti alcune limitazioni alle quali però Google sta cercando di porre rimedio, migliorandola sempre più.

Alcuni utenti hanno individuato di recente funzioni aggiuntive nelle versioni aggiornate dell’app Home che riguardano la gestione dei sensori, in modo particolare con la possibilità di vedere una quantità maggiore di dati per i sensori e i ventilatori. Alcuni aggiornamenti erano stati indicati come in arrivo ma molti utenti sembrano avere già accesso alle novità. Secondo quanto riportato da 9to5Google, le funzioni dei ventilatori che saranno supportate sono la rotazione, il multi sensore e la velocità. Altri dispositivi saranno in grado di mostrare luce, movimento, umidità e temperatura, dove disponibili.

Negli ultimi mesi Google ha introdotto diverse novità per l’applicazione, come l’introduzione di nuovi avvii di routine per eseguire azioni aggiuntive o la possibilità di verificare la disponibilità di aggiornamenti firmware e software. Inoltre l’azienda di Mountain View sta ampliando la possibilità di creare automazioni complesse.

Uno degli annunci più interessanti è forse quello più recente e che anticipa l’integrazione dell’intelligenza artificiale in Google Home, dando la possibilità anche a chi non sa usare il codice di utilizzare l’intelligenza artificiale sul proprio dispositivo mobile per creare automazioni. La smart home potrebbe essere un’area di particolare interesse per l’integrazione dell’IA, soprattutto se ciò equivale a semplificare alcuni processi.

Molti degli aggiornamenti introdotti da Google negli ultimi mesi hanno reso l’app più funzionale e soprattutto più semplice da usare anche per i meno esperti. Anche chi non è interessato alla codifica o ad automatismi complessi può esplorare con più tranquillità nuove funzionalità.

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Carolina Napolano
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