Google testa la pubblicità basate sulla privacy degli utenti con segmenti di interesse e affinità, in-market, pubblico personalizzato e segmenti demografici.

Con l’avvento della privacy e la successiva eliminazione dei cookie di terze parti da parte di Google Chrome, il gigante tecnologico ha sperimentato nuove soluzioni basate sugli interessi dei segmenti di pubblico in grado di proteggere la privacy degli utenti. In particolare, Google ha testato segmenti di affinità, in-market, segmenti di pubblico personalizzati e segmenti demografici sulla rete display di Google, utilizzando una combinazione di indicatori incentrati sulla tutela della privacy, quali informazioni contestuali e identificatori proprietari, come gli identificatori forniti dai publisher.

Nel primo trimestre del 2023, le piattaforme pubblicitarie di Google hanno effettuato esperimenti su una parte del traffico di Chrome, utilizzando due gruppi sperimentali: uno che continuava a utilizzare i cookie di terze parti e l’altro che, invece, ha sostituito i cookie di terze parti con una combinazione di indicatori incentrati sulla tutela della privacy per le soluzioni basate sugli interessi dei segmenti di pubblico. L’esperimento ha dimostrato che l’utilizzo di quest’ultima soluzione ha portato a una diminuzione della spesa degli inserzionisti di Google Ads sull’IBA, del 2-7%, e dell’1-3% per le conversioni per dollaro.

Tuttavia, i risultati ottenuti non devono essere considerati un indicatore inequivocabile delle prestazioni dell’IBA di Google, una volta che verranno eliminati i cookie di terze parti. Ciò che è emerso dall’esperimento, tuttavia, è che l’uso di soluzioni di ottimizzazione basate sull’intelligenza artificiale può avere un impatto positivo sul rendimento delle campagne, il che indica che l’apprendimento automatico può svolgere un ruolo significativo per i risultati.

Il futuro della pubblicità digitale e di internet aperto è in gioco e la scelta tra il blocco completo della pubblicità personalizzata e la costruzione di identificatori alternativi per tracciare le persone attraverso il web e le app si sta facendo sempre più pressante. Tuttavia, Google crede che nessuna di queste due strade sia una direzione positiva per la privacy delle persone e ritiene che le piattaforme di tecnologia pubblicitaria possano stabilire un nuovo standard per la privacy, soddisfare le aspettative dei consumatori e offrire alle aziende gli strumenti di cui hanno bisogno per crescere.

Per questo motivo, nei prossimi mesi, Google continuerà a testare ulteriormente le sue soluzioni pubblicitarie innovative e a fornire riscontri a Chrome. L’azienda sta anche facendo progressi nei suoi esperimenti di remarketing e misurazione delle conversioni, promettendo di condividere i risultati entro la fine dell’anno. Nel frattempo, gli inserzionisti sono invitati a continuare ad adottare soluzioni pubblicitarie innovative che proteggano la privacy delle persone e migliorino le prestazioni.

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