Apple ha reso disponibili i kit per sviluppatori Apple Vision Pro, ma non saranno per tutti: aggiudicarsene uno potrebbe non essere poi così semplice.

Affinché l’Apple Vision Pro abbia successo Apple avrà bisogno di applicazioni convincenti e per questo sta fornendo agli sviluppatori l’hardware in anticipo. L’azienda sta rendendo disponibili i kit per sviluppatori Apple Vision Pro. Chi si qualifica avrà in prestito il visore per la realtà mista e non solo, riceverà anche assistenza per la configurazione, “check-in” di esperti per indicazioni sulla progettazione e lo sviluppo dell’interfaccia utente e richieste di supporto aggiuntive.

Il fatto è che potrebbe non essere così semplice ottenere il kit. Bisogna presentare una domanda, ed oltre a far parte dell’Apple Developer Program, gli sviluppatori devono descrivere dettagliatamente le loro applicazioni esistenti e le capacità di sviluppo del team. Inoltre saranno favoriti gli sviluppatori le cui app “sfruttano” le funzionalità di Vision Pro. Non è dunque scontato che facendo la domanda si ottenga il kit ed è intuibile che chi è alle prime armi avrà meno possibilità di ottenerlo.

Apple richiede inoltre che gli sviluppatori tengano il Vision Pro in uno spazio di lavoro sicuro a cui possono accedere solo i membri autorizzati del team e che non venga mostrato in pubblico; inoltre può richiedere la restituzione dell’unità in qualsiasi momento. Per tanto, non aspettiamoci anteprime, immagini e notizie a cascata, come sempre Apple richiede riservatezza.

I “requisiti” per ottenere il kit fa pensare che possano ottenerlo più facilmente gli sviluppatori più grandi. Del resto probabilmente l’attenzione è rivolta a esperienze raffinate piuttosto che a un catalogo enorme e non è sorprendente visto che l’Apple Vision Pro ha il modico costo di 3.499 dollari ed destinato a professionisti e appassionati. Tutto ciò non significa però che non possano essere premiate le idee brillanti, che, come esperienza insegna, non necessariamente provengono da team di esperienza o strutturati.

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Carolina Napolano
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