La Commissione Europea ha confermato che continuerà la sua indagine sull’abuso di posizione dominante di Apple nel mercato della musica online con l’app Apple Music. Tuttavia, Bruxelles ha deciso di concentrare le indagini sulle restrizioni imposte da Apple agli sviluppatori di applicazioni di streaming musicale. Apple sta rischiando molto in questo caso.

Tutto risale al 2019. All’epoca, Spotify decise di presentare una denuncia contro Apple alla Commissione Europea. Il gigante dello streaming musicale ha accusato il brand della Mela di pratiche anticoncorrenziali volte a favorire il suo servizio Apple Music a scapito delle app concorrenti, Spotify in particolare.

Spotify ha anche puntato il dito contro la cosiddetta Apple tax, l’obbligo imposto dall’azienda di utilizzare il suo sistema di pagamento, che le consente di incassare commissioni fino al 30% su ogni transazione.

Nell’aprile 2021, la Commissione europea si è schierata con Spotify nelle conclusioni della sua indagine preliminare. Secondo Bruxelles, Apple ha effettivamente favorito Apple Music. 

La Commissione Europea sta ancora indagando su Apple

La Commissione Europea ha appena annunciato alcune novità su questa scottante questione. L’istituzione ha infatti deciso di ridurre la portata della sua indagine contro Apple per abuso di posizione dominante. Mentre ha ritirato le accuse contro il gigante americano relative alla “Apple tax”, le sue indagini si concentrano ora sulle restrizioni imposte da Apple agli sviluppatori di app di streaming concorrenti. 

Bruxelles ritiene che Apple impedisca loro di promuovere offerte di abbonamento più economiche disponibili al di fuori dell’App Store per gli utenti di iPhone e iPad. Non sorprende che l’annuncio abbia fatto piacere a Spotify, che tramite il suo avvocato Eve Konstan ha dichiarato: “La Commissione Europea ha inviato un chiaro messaggio: il comportamento anticoncorrenziale e le pratiche sleali di Apple hanno danneggiato i consumatori e svantaggiato gli sviluppatori per troppo tempo”. 

Ha proseguito: “Esortiamo la Commissione a prendere una decisione rapida in questo caso per proteggere i consumatori e ripristinare una concorrenza leale sulla piattaforma iOS”. Se la colpevolezza di Apple sarà confermata da Bruxelles al termine dell’indagine, il gigante tecnologico statunitense rischia un’enorme multa che può arrivare fino al 10% del suo fatturato annuale, ovvero quasi 36 miliardi di euro.

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