Gli iPhone e gli iPad con 5G sono vietati in Colombia a causa di una disputa sui brevetti.
Dopo essere stata attaccata in diversi territori, Apple si trova nell’impossibilitĂ di commercializzare smartphone e tablet con 5G in Colombia a causa di una disputa sui brevetti con Ericsson.
Grazie a una decisione presa dal tribunale di BogotĂ la scorsa settimana, all’azienda di Cupertino è stato vietato di importare, commercializzare e pubblicizzare iPhone e iPad che violano il brevetto di Ericsson sulla tecnologia 5G.
Inoltre, Apple è tenuta a informare negozi, rivenditori, proprietari di piattaforme di social media, reti di comunicazione di massa e piattaforme di e-commerce dell’irregolaritĂ , al fine di garantire la conformitĂ .
Con il provvedimento giĂ in vigore, Apple sta cercando di ribattere alla decisione citando Ericsson in un altro territorio, in Texas, negli Stati Uniti. Questo perchĂ©, non potendo presentare un’ingiunzione per bloccare la decisione di Ericsson nel Paese sudamericano, ha deciso di cercare di ritenere l’azienda svedese responsabile di eventuali danni o perdite derivanti dalla decisione presa in Colombia.
Nonostante il motivo del contendere, un fatto piuttosto curioso circonda l’intero scontro: la Colombia non dispone ancora di una rete 5G attiva. Per questo motivo, è possibile che l’intera discussione verta sulla possibilitĂ che il brevetto sia giĂ stato violato durante i test della rete, o che possa essere violato in futuro, quando il 5G arriverĂ nel Paese.
Le due aziende sono coinvolte in una disputa globale sui brevetti 5G. Apple chiede i brevetti di Ericsson per far funzionare la rete sui suoi dispositivi, l’azienda svedese, invece, sta intentando diverse cause contro Apple.
L’anno scorso è scaduto un accordo di licenza per la tecnologia 3G e 4G tra le due parti, che non sono riuscite a raggiungere un accordo che includesse anche la tecnologia 5G.
Ad Apple è giĂ stato impedito nel 2018 di commercializzare alcuni dei suoi dispositivi in Germania. All’epoca, la causa era stata intentata da Qualcomm, sempre con l’accusa di violazione di brevetto.