Xiaomi tiene molto al fatto che gli accordi di riservatezza vengano rispettati. Per questo ha chiesto 1 milione di yuan, circa 136.000 euro, alla Beijing Molding Technology Co. Ltd come risarcimento e sanzione per aver divulgato il progetto di un’auto elettrica dell’azienda ancora da lanciare. 

Il 22 gennaio, Beijing Molding Technology ha accidentalmente divulgato il design dei paraurti anteriore e posteriore dell’auto elettrica Xiaomi MS11, ancora da lanciare. L’azienda ha dichiarato che le bozze sono state divulgate da sub-venditori e che non è direttamente responsabile dell’incidente. Tuttavia, in base all’accordo di riservatezza firmato tra Beijing Molding Technology e Xiaomi Auto, la prima sarà ritenuta responsabile dell’incidente e dovrà pagare una pesante multa di 1 milione di yuan a Xiaomi per violazione del contratto. Inoltre dovrà rafforzare le misure di sicurezza nelle sue operazioni a valle. 

L’amministratore delegato Lei Jun ha dichiarato che Xiaomi ha tolleranza zero per le fughe di notizie e si augura che tutti i partner e i fornitori rispettino l’accordo di riservatezza. 

La scorsa settimana i social media cinesi sono andati in fibrillazione quando sono trapelate le immagini del prossimo EV di Xiaomi. La fuga di notizie ha mostrato una berlina sportiva denominata MS11 con dettagli eleganti e sofisticati. 

In realtà l’EV è stato avvistato più volte in Cina, però camuffato. In un’occasione è stato anche avvistato con il CEO Lei Jun al volante che ha effettuato dei test di guida sulla neve. Tutti i test drive però sono stati effettuati in gran segreto. 

Nel marzo 2021, Xiaomi ha annunciato la sua intenzione di entrare nel settore dei veicoli elettrici e di voler investire 10 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Nell’ottobre 2021 ha acquistato un terreno industriale a Shanghai per costruire una nuova fabbrica. L’anno scorso l’amministratore delegato Lei Jun ha dichiarato che la guida autonoma è il futuro dei veicoli elettrici e che Xiaomi sta progettando di sviluppare una propria tecnologia di guida autonoma.

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Carolina Napolano
La tecnologia, roba da donne: ecco la blogger per promuovere il lato rosa della tecnologia.