Un passo avanti verso la sostenibilità: l’UE impone regole più stringenti per le batterie rimovibili e spinge verso obiettivi ambiziosi di raccolta dei rifiuti e di riciclaggio.

Il Parlamento Europeo è a un passo da una svolta storica: imporre ai produttori di dispositivi elettronici come telefoni, tablet e simili, l’obbligo di produrre batterie rimovibili e sostituibili. Un colpo di timone teso a rafforzare la sostenibilità nel settore tecnologico.

Questa settimana, il Consiglio dell’UE ha adottato un nuovo regolamento che “rafforza le norme di sostenibilità per le batterie”, guardando all’intero ciclo di vita delle batterie con l’obiettivo di assicurare che queste siano “sicure, sostenibili e competitive”.

Per i consumatori, questa svolta potrebbe portare a un cambiamento radicale. Infatti, secondo il nuovo regolamento, “le batterie rimovibili incorporate negli apparecchi dovranno essere sostituibili dall’utente finale” entro il 2027. Produttori giganti come Samsung, Apple e altri avranno quindi circa cinque anni per adattare il proprio hardware e design in linea con queste nuove normative UE.

Ma ciò significa che le batterie rimovibili e sostituibili torneranno in voga nel senso tradizionale del termine? Non necessariamente. La proposta dell’UE definisce come “batteria portatile” una batteria che può essere rimossa “dall’utente finale […] con l’uso di strumenti disponibili in commercio e senza richiedere l’uso di strumenti specializzati, a meno che non siano forniti gratuitamente, o di strumenti proprietari, energia termica o solventi per smontarla”.

In pratica, la Commissione Europea vuole rendere le batterie più facilmente sostituibili, ma non impone la necessità che gli utenti possano farlo senza strumenti. Di conseguenza, i modelli di telefono che consentono la sostituzione della batteria senza attrezzi nel senso tradizionale del termine potrebbero non tornare in auge nel 2027, o mai più.

In termini più precisi, l’UE chiede ai produttori di dispositivi elettronici di rendere le batterie più facilmente sostituibili con gli strumenti disponibili in commercio. Nel caso ciò non fosse possibile, dovrebbero fornire gratuitamente strumenti avanzati o proprietari. Tuttavia, il regolamento non stabilisce l’obbligo di restituire le batterie rimovibili dall’utente.

Al di là della sostituibilità, la Commissione Europea ha fissato nuovi obiettivi di raccolta dei rifiuti per i produttori di batterie: 63% entro la fine del 2027 e 73% entro la fine del 2030. Inoltre, l’UE ha stabilito un obiettivo di recupero del litio del 50% e un obiettivo di efficienza di riciclaggio dell’80% per le batterie al nichel-cadmio entro il 2027.

L’Unione Europea sta cercando di orientare il mercato verso una maggiore sostenibilità, ponendo l’accento sulla necessità di modelli di produzione e consumo più responsabili. Una mossa lungimirante che potrebbe aprire la strada a una nuova era di dispositivi elettronici più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

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