Da semplici post a conversazioni complesse: Instagram punta sull’IA per espandere le interazioni sociali, permettendo agli utenti di generare i propri amici virtuali personalizzati.

Nel panorama sempre in evoluzione dei social media, un nuovo sviluppo potrebbe presto cambiare il modo in cui interagiamo virtualmente. Alessandro Paluzzi ha svelato un progetto innovativo di Instagram: una funzione che consentirà agli utenti di creare amici virtuali personalizzati attraverso l’intelligenza artificiale.

Chiamato “Create an AI” o “Make an AI”, questo strumento avanzato si preannuncia come un passo avanti verso l’interazione digitale personalizzata. Gli utenti, dopo aver completato un modulo dettagliato, potranno definire il genere, l’età, l’etnia e fino a due tratti di personalità del proprio chatbot IA. Questi elementi saranno determinanti per influenzare il tono del discorso, rendendo ogni IA unica nel suo modo di interagire, con un range che va dal riservato al dinamico.

Questa iniziativa si distacca significativamente da precedenti esperimenti condotti da Meta, che lo scorso 28 settembre ha lanciato IA modellate sulle celebrità. Queste ultime avevano capacità conversazionali limitate a specifici contesti, mentre l’IA che Instagram sta sviluppando potrà conversare su una varietà di argomenti e offrire suggerimenti creativi, grazie alla possibilità per gli utenti di selezionare interessi personalizzati che definiranno la natura delle conversazioni.

La mossa di Instagram segue la tendenza generale del settore tecnologico di integrare l’intelligenza artificiale in prodotti e servizi, rendendo l’IA sempre più parte integrante dell’esperienza utente. Tuttavia, non è la prima volta che un gigante dei social media esplora questa direzione. Snapchat ha introdotto all’inizio del 2023 My AI, basato su ChatGPT, con risultati misti e non privi di controversie.

Il caso di Snapchat ha evidenziato alcuni dei rischi associati allo sviluppo dei chatbot IA, come indicato da una recente intervista di Tech Crunch alla professoressa Julia Stoyanovich della New York University. Questi rischi includono la potenzialità di rischi psicologici per gli utenti, che possono venire indotti a credere in un rapporto reale con questi amici virtuali, rischiando così di essere manipolati.

L’annuncio di Instagram, pur essendo una testimonianza dell’evoluzione tecnologica e dell’ingegnosità nel campo dell’IA, solleva quindi importanti questioni etiche e di sicurezza. Man mano che queste tecnologie diventano più sofisticate e diffusi, la loro gestione responsabile diventa un imperativo per gli sviluppatori e per le piattaforme che le offrono.

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Carolina Napolano
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