Ti sei accorto che su Instagram ultimamente raggiungi sempre meno persone con i post, e non riesci a capirne il motivo.

I motivi possono essere numerosi e il calo di visibilità non è una cosa strana. Se però questo calo è stato repentino ed è significativo, potrebbe trattarsi di uno shadow ban (ban in italiano vuol dire bandire). In pratica, Instagram applica una sorta di limite agli account che usano hastag “proibiti” (per esempio #desk, #curvygirls, #lean, #workflow), usano bot o software esterni non autorizzati o, in generale, non rispettano le linee guida del social. Se incappi in uno shadow ban, i tuoi follower continueranno a vedere i tuoi post, ma non saranno visibili da altri utenti che ancora non ti seguono.

Il fatto è che Instagram non ti avvisa, come invece fa con i ban classici. Un comportamento discutibile da parte del social, ma c’è poco da fare. Per risolvere il problema puoi vedere se per caso hai utilizzato un hashtag vietato: per capirlo, guarda i post immediatamente precedenti allo shadow ban e fai una ricerca sul social con gli hashtag che hai usato. Se non ottieni risultati, è uno di quelli proibiti (e spesso sono parole comuni, come puoi vedere nel breve elenco che abbiamo scritto sopra).

Altra causa dello shadow ban è l’utilizzo di bot (per esempio per fare follow/unfollow automatico di profili) o di programmi di terze parti per automatizzare la pubblicazione dei post e che non sono autorizzati da Instagram. Apri Instagram sullo smartphone, clicca in basso a destra sull’icona del tuo profilo e poi in alto a destra sul menu con le tre linee orizzontali. Vai in Impostazioni, poi su Sicurezza e infine alla voce App e siti Web per vedere i programmi collegati; prova a disconnetterli, magari uno alla volta.

In ultima istanza, dal menu delle Impostazioni vai su Assistenza e Segnala un problema. Seleziona Segnala un problema e descrivi la situazione. Purtroppo, non è detto che l’assistenza ti risponda tempestivamente. Anzi, a dirla tutta, non è detto che ti risponda proprio. Sotto questo profilo, i social dell’universo di Facebook o meglio Meta lasciano molto a desiderare.

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