Oggi per sviluppare un nuovo farmaco sono necessari circa 10 anni e una cifra stimata tra 1 e 3 miliardi di dollari: ma soltanto 1 nuovo medicinale su 5000 riesce a raggiungere il mercato.

Per tagliare i costi e accelerare il go-to-market di nuovi farmaci, la startup italiana ha ideato una piattaforma di simulazione in cloud semplice e intuitiva. Tra i modelli pensati per il mondo Pharma, la nuova Drug Safety Suite valuta la cardiotossicità delle nuove molecole

l mercato globale del drug discovery è in grande crescita: si prevede che entro il 2025 sfiorerà i 71 miliardi di dollari, mentre nel 2016 aveva un valore di appena 35,2 miliardi (fonte Statista 2020). Oggi per sviluppare un nuovo farmaco servono circa 10 anni di sperimentazione e un investimento in R&D stimato tra 1 e 3 miliardi di dollari. Come se non bastasse, solo 1 farmaco su 5000 raggiunge effettivamente il mercato, il che significa che quasi tutti vengono abbandonati dopo anni e anni di studi costosissimi.

L’epidemia di Covid-19 ha mostrato la necessità impellente di accelerare questo processo per arrivare molto prima a mettere a punto nuovi farmaci, senza ovviamente rinunciare alla sicurezza. Tagliare i tempi e i costi di sviluppo significherebbe poter investire subito su altri medicinali, se solo si potesse stabilire nelle primissime fasi di sperimentazione di una nuova molecola, invece che dopo anni e anni di lavoro, se la molecola possiede tutti i requisiti di sicurezza per poter arrivare un giorno sul mercato. Oggi questo è possibile grazie alla simulazione.

Il modo migliore per velocizzare il go-to-market di nuovi farmaci – peraltro fortemente sostenuto dagli enti regolatori come l’americana FDA e l’europea EMA – è la simulazione, già ampiamente utilizzata da decenni in settori come l’Automotive e l’Aerospazio per produrre autovetture e aeromobili sempre più sicuri e all’avanguardia, ma ancora poco diffusa in campo farmaceutico. Come mai? I motivi sono essenzialmente tre: i costi molto alti per sviluppare nuovi modelli computazionali; i costi per l’infrastruttura IT e il software che servono per farli funzionare; l’elevata expertise richiesta per il loro utilizzo: ne deriva che oggi solo le grandi case farmaceutiche possono permettersi di utilizzare la simulazione.

InSilicoTrials, startup italiana in grande espansione con sedi a Milano, in Olanda e negli Stati Uniti, ha messo a punto una piattaforma innovativa che consente di ridurre notevolmente, del 40/60%, i costi e i tempi di sviluppo di nuovi farmaci. Obiettivo di InSilicoTrials è facilitare l’accesso a queste tecnologie anche alle piccole e medie case farmaceutiche, e non solo ai big player, cosicché possano utilizzare la simulazione per sperimentare, registrare e produrre nuovi farmaci in modo più efficiente, sicuro e veloce.

Attraverso una piattaforma proprietaria cloud-based, InSilicoTrials fornisce alle aziende del Pharma i migliori modelli computazionali disponibili a livello mondiale che il suo team di scienziati seleziona continuamente nelle più rinomate università e che sono già in grado di supportare la certificazione da parte degli enti regolatori.

Successivamente un gruppo di ingegneri e sviluppatori lavora su questi modelli per semplificarne l’interfaccia e l’utilizzo, di modo che, una volta caricati sulla piattaforma, possano essere usati anche da ricercatori che non hanno conoscenze in materia di simulazione digitale.

L’azienda farmaceutica in un’ottica pay-per-use paga solo nel momento in cui utilizza il modello, tagliando così considerevolmente i costi e consentendo ai propri collaboratori di accedere alla tecnologia anche a distanza e ovunque si trovino, dal momento che tutti i modelli sono utilizzabili in-cloud nella massima sicurezza.

L’interesse per le tecnologie in silico sta crescendo esponenzialmente. Il mercato globale della bio-simulazione è stato stimato in circa 1,65 miliardi di dollari nel 2018 e si prevede che toccherà i 4,58 miliardi entro il 2025, con un CAGR del 15,7% tra il 2019 e il 2025.

Ai prodotti pensati da InSilicoTrials per il mondo Pharma si aggiunge oggi sulla piattaforma la Drug Safety Suite, una nuova serie di modelli che aiutano a ridurre il rischio di cardiotossicità dei farmaci. Di cosa si tratta? Ogni nuova molecola può rivelarsi pericolosa per il cuore, provocando aritmie anche irreversibili: affiancando ai testi in vitro i test di simulazione (in silico) è possibile individuare la pericolosità per il cuore di una molecola già nelle primissime fasi di studio in laboratorio e quindi eliminarla subito, riducendo i tempi e i costi della sperimentazione, e anche i test sugli animali.

I prodotti della Drug Safety Suite aiutano inoltre a identificare il corretto dosaggio del nuovo composto farmacologico attraverso lo screening virtuale di diverse concentrazioni, orientando i test in vitro e in vivo con conseguente riduzione drastica degli investimenti e dei rischi della sperimentazione sugli animali e poi sugli uomini.

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