Grazie alle diverse proposte del nostro governo, l’utilizzo dell’identità digitale dello SPID si è diffuso più rapidamente, soprattutto durante la pandemia da COVID-19 contando ad oggi oltre 30 milioni di utenti attivi.

Come per la Carta d’Identità Elettronica (CIE), il Sistema Pubblico di Identità Digitale conosciuto come SPID, viene utilizzato per l’accesso a servizi digitali sia pubblici che privati, come ad esempio accedere alla pubblica amministrazione, aprire un conto corrente online, iscrivere i figli a scuola, prenotare una visita in ospedale, presentare la dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, richiedere bonus INPS e molto altro ancora.

Sistema Pubblico di Identità Digitale

Rilasciata dai Gestori di Identità digitale (Identity Provider), lo SPID è disponibile nel nostro Paese già da diversi anni, e va a identificare in maniera sicura un cittadino o una azienda consentendogli di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione attraverso uno smartphone, computer o tablet. Ad oggi, è diventato obbligatorio utilizzare lo SPID per accedere ai siti di molti uffici pubblici come quello di Poste Italiane, INPS, Banche e così via.

Come richiedere e attivare lo SPID

Per richiedere gratuitamente (o quasi) lo SPID, bisognerà scegliere tra gli Identity Provider che offrono un servizio di attivazione, alcuni di loro offrono diversi servizi gratuitamente, mentre alti sono a pagamento.

Una volta scelto l’Identity Provider, per attivare basterà inserire l’indirizzo e-mail, il numero di cellulare, un documento di identità valido (carta di identità, patente, passaporto oppure permesso di soggiorno) e tessera sanitaria con il codice fiscale.

Dopo essersi registrati ed aver inserito tutti i dati anagrafici, per il riconoscimento basterà recarsi di persona andando in un ufficio postale oppure collegandosi con un computer e munirsi di Carta d’Identità Elettronica, Carta Nazionale dei Servizi, la Firma Digitale oppure tramite webcam.

Lo SPID è davvero sicuro?

Ebbene sì, tra tanti furti phishing e scam, esistono anche furti d’identità legati allo SPID, dove i criminali informatici inviano e-mail, chiamate o SMS in maniera random alle vittime in modo da fornire i propri dati personali, codici di ingresso o dati bancari, spacciandosi per un ente affidabile.

Il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID) fornisce l’accesso ai servizi abilitati aggiungendo tre livelli di sicurezza chiamati SPID 1, SPID 2 e SPID 3, distinti da un grado di sicurezza e affidabilità (non tutti gli Identity Provider rilasciano 3 livelli di sicurezza).

  • Il primo livello accede ai servizi online utilizzando un nome utente e una password che vengono scelti dall’utente.
  • Il secondo livello utilizzato per servizi che richiedono un grado di sicurezza maggiore, che oltre al nome utente e password, può generare un codice temporaneo di accesso (one time password).
  • Il terzo livello oltre al nome utente e password, serve un supporto che gestisce le chiavi crittografiche, come ad esempio l’utilizzo di una smart card o di un dispositivo per la firma digitale remota (HSM).

Differenza tra SPID e CIE

La carta CIE come lo SPID, sono identità digitali utili per accedere ai servizi della pubblica amministrazione, accedere al sito INPS e non soltanto. Per richiedere l’attivazione completa dello SPID ci vogliono almeno 72h lavorative a seconda del Provider scelto dove garantisce fino a tre livelli di sicurezza, mentre la carta CIE che viene emessa dal Viminale e prodotta dal Poligrafico e Zecca dello Stato e rilasciata in presenza al costo di 16,79 euro (a seconda del Comune), integra una sicurezza maggiore con tre livelli di sicurezza, come: il codice PIN, codice PUK e un ulteriore livello indispensabile per raggiungere le regole fissate dall’UE. Inoltre, grazie ai dati biometrici contenuti nella CIE, viene rafforzata la sicurezza dei controlli da parte delle forze dell’ordine. I tempi di attesa per richiedere la CIE sono abbastanza lunghi, tutto dipende dal comune di residenza; sarà obbligatoria a tutti i cittadini che dovranno rinnovare il documento d’identità.

Sia SPID che CIE si possono usare per accedere alle aree riservate come quella della Pubblica Amministrazione, INPS, Agenzia delle Entrate o altri siti che richiedono l’identità digitale. Con lo SPID bastano pochi passaggi per accedere sia da PC che da smartphone grazie alla notifica o il codice OTP via SMS, mentre con la CIE per accedere l’utente deve dotarsi di un lettore smart card oppure accedere tramite codice QR da smartphone a PC.

Addio SPID in favore della CIE?

Il governo ha deciso e ha scelto un unico metodo per l’identità digitale, quello con la carta CIE, ma la maggior parte dei cittadini possiedono ancora il documento cartaceo fino alla scadenza del rinnovo. Inoltre, grazie agli accordi con il sottosegretario Alessio Butti, le aziende Identity Provider riceveranno 40 milioni di euro per mantenere attiva la piattaforma SPID per altri 2 anni finché la CIE non diventerà obbligatoria a tutti i cittadini.

Per altri 2 anni, lo SPID continuerà a funzionare, ma è destinato a morire poiché il Governo non vuole più sostenere i costi per i gestori di altre aziende. L’obiettivo principale è quello di utilizzare un sistema soltanto, valido in tutta Europa.

Articolo precedenteSony SRS-XV800: lo speaker per l’intrattenimento potente
Articolo successivoApple Watch Series 9 avrà un nuovo chip basato su A15 Bionic
Enrico Maiorino
Appassionato di tecnologia da quando avevo 13 anni, sono appassionato anche di fotografia, finanza e criptovaluta. Naturalmente non manca anche il buon cibo!