Potremmo definire la Canon EOS M50 la fotocamera “mirrorless” per eccellenza.

Infatti da quando nel 2004 iniziò ad essere commercializzato questo tipo di fotocamere, (distinte dalle reflex dall’assenza di specchio e pentaprisma) la caratteristica principale e la possibilità delle case produttrici di ottenere dei corpi macchina di dimensioni ridotte, quasi come le compatte, pur mantenendo una elevatissima qualità delle immagini in quanto delle reflex mantengono la possibilità di utilizzare ottiche intercambiabili e sensori di altissima qualità.

E’ ciò che salta agli occhi subito guardando la CANON EOS M50 : è una fotocamera piccola, compatta, leggera, tascabile, versatile, da portare in giro sempre, in gita o in esplorazione da qualsiasi parte.

Questo connotato ne fa la macchina ideale per chi si sta avvicinando alla fotografia a cui serva un corpo macchina piccolo e leggero, facilmente trasportabile in ogni occasione (perché è fotografando che si impara a fotografare) e con un’ottima qualità d’immagine. Può essere quindi la prima macchina fotografica “seria”, che – anche se classificata “entry level” – si rivelerà uno scrigno di avanzata tecnologia, che permetterà di fare “un po’ di tutto”. Ottima per il fotoamatore giovane, sempre “connesso” sui social e che proprio per questo motivo ha bisogno di fare video oltre che scattare fotografie.

Ma sicuramente la M50 è anche una validissima soluzione per gli appassionati di fotografia che stanno cercando un corpo compatto e leggero da affiancare alla fotocamera reflex del “primo amore” che però per un uso da viaggio è un po’ ingombrante e che iniziano ad accusarne la pesantezza e se la portano dietro sempre meno frequentemente.

 

dimensioni di CANON EOS M50 rispetto ad una reflex

 

IL SENSORE
Il cuore della M50 è il sensore Canon CMOS APS-C (22,3 x 14,9 mm) da circa 24.1 megapixel.

La qualità degli scatti è ottima. Non è ovviamente quella del pieno formato (35×24 mm), ma è davvero elevatissima per una APSC. I file (raw) esaminati al computer, sono sorprendenti per il gran contenimento del rumore digitale (sicuramente ti è capitato di scattare una foto con luce scarsa, e poi, una volta vista al monitor renderti conto che appariva poco nitida, più granulosa o con dei pixel colorati in maniera casuale qua e là: ecco, quello è come si presenta il rumore digitale: ad ISO maggiore, più possibilità di rumore digitale) fino a 6400 ISO. Sensibilità superiori ai 6400, come per le sorelle o cugine maggiori reflex, servono solo in caso di emergenza, per “portare a casa” una foto a tutti i costi in condizioni veramente particolari. Le performances ISO della M50 arrivano, però, tranquillamente fino a 25600 e, in estensione “H”, fino a 51200, ottenendo risultati accettabili grazie anche alla funzione di riduzione del rumore a alti ISO. I colori sono quelli realistici e universalmente conosciuti di casa Canon. Come in tutte le Canon si possono scegliere vari stili, o effetti, per le foto: automatico, standard, ritratto, paesaggio, dettaglio fine, neutro, immagine fedele, monocromatico e 3 stili utente

IL PROCESSORE
Il cervello della EOS M50 è il processore digic8, impiegato anche nelle Canon di più alta gamma.
L’abbinamento del sensore Canon CMOS APS-C e del processore digic8, secondo molti pareri, fanno della M50 una delle APSC qualitativamente parlando più riuscite in casa CANON.

L’AUTOFOCUS
E’ di pubblico dominio che di solito le mirrorless non sono molto performanti dal punto di vista dell’autofocus.
La Canon ha però studiato un sistema di autofocus che si chiama “dual pixel autofocus“ (a rilevazione contrasto e fase). Con questo sistema è riuscita a rendere eccellente il sistema di autofocus sia per quanto riguarda la velocità che la precisione.

Il bagaglio tecnologico della fotocamera consente tre possibilità di messa a fuoco (max 143 punti): SINGOLA (su un solo punto), MULTIPLA (su più punti) e ad INSEGUIMENTO. E’ possibile selezionare anche un modo AF CONTINUO, in questo modo la fotocamera non smette mai di metter a fuoco anche se non premi alcun pulsante: la fotocamera è sempre pronta allo scatto (la funzione è comodamente disattivabile, in quanto l’autofocus sempre a lavoro aumenta sensibilmente il consumo di energia dalla batteria).

La M50 è dotata anche di opzione “AF trascinamento” (“AF Touch and Drag” ovvero tocca e trascina): potrai spostare con un dito un punto AF sul display, aperto e (meglio se) orientato a lato, senza spostare l’occhio dal mirino.

L’autofocus funziona bene anche al chiuso o dove manca la luce del sole o la luce è più soffusa, nonostante il prezzo contenuto della fotocamera.

A scatto continuo la M50 è micidiale: raggiunge una velocità di 10 fg/s, con messa a fuoco ed esposizione bloccate (max 33 foto jpeg), oppure di circa 7 fg/s in modalità con messa a fuoco continua, esposizione per ciascun fotogramma (max 47 foto jpeg).

TEMPI
Il processore digic8 controlla l’otturatore della eos m50 con tempi da 30 secondi a 1/4000 di secondo.

IL MIRINO
Il mirino elettronico (2.360.000 punti, aggiornamento max 120 fps) è nitido e fluido, di ottima qualità (necessita un minimo di adattamento rispetto ad una reflex, ma se la M50 è la tua prima fotocamera di livello non avrai nessun problema). Non si avverte ritardo.

Di rilievo la possibilità di avere l’anteprima dello scatto direttamente dal mirino senza dover staccare l’occhio.

LO SCHERMO
Spesso comunque sei tentato di scattare utilizzando lo schermo, che essendo touch ti dà un rapido accesso alle impostazioni principali (tempi, ISO, diaframma ecc…)

Estremamente reattivo, lo schermo (LCD-3” 7,5cm-3:2-1.040.000 punti) infatti è completamente orientabile con ogni angolazione, cosa che piacerà molto a chi desidera farsi selfie o riprendersi, ma anche per composizione di immagini da prospettive particolari e inconsuete, senza bisogno di straordinarie acrobazie da parte del fotografo.

Come già accennato lo schermo è touch, come quello dello smartphone: questo facilita la revisione delle foto con ingrandimento e scorrimento. Abbiamo già detto anche come sia possibile selezionare il punto di messa a fuoco e scattare toccando lo schermo.

Come tutti gli schermi anche delle fotocamere di più alto range, non consente una visione ottimale in condizioni di forte illuminazione, specialmente in controluce, ma non è da sottovalutare il fatto che il touch screen della M50 è “oled”: evita eccessivi riflessi e garantisce una migliore visibilità delle immagini.

Comunque “per vedere le cose come stanno” al momento dello scatto, all’insegna di semplicità e chiarezza c’è pur sempre il mirino.

FILES
Il formato delle foto può essere scelto tra 3:2, 16:9 e 1:1. Anche la dimensione può essere scelta dal fotografo: “L” a 24 Mpx, “M” a 10,5 Mpx , “S1” a 5,5 Mpx e “S2” a 3,5 Mpx.
Gli scatti possono essere salvati in JPEG con qualità Fine o Normal, in RAW e in C-RAW (ma anche JPEG e RAW contemporaneamente).

I files RAW permettono la memorizzazione di dati di immagini non compressi, esattamente così come sono stati catturati dal CCD. I files C-RAW permettono la registrazione di dati immagine RAW ma compressi a seconda delle caratteristiche della fotocamera. In ambo i casi (RAW e C-RAW) i casi, la M50 produce file di tipo CR3, Canon Raw di terza generazione che sono stati introdotti da Canon nel 2018 proprio con il rilascio della EOS M50, in sostituzione dei file CR2. In pratica: se l’immagine viene salvata con CR3 compresso (C-RAW) occupa il 40% in meno di spazio digitale con differenze minime nella qualità rispetto al RAW non compresso.

Risultato: files molto “lavorabili” che consentono ampi margini di recupero anche in post produzione.

I file CR3 possono essere aperti da alcuni programmi di gestione immagini come Adobe Lightroom Classic (versione 8.0 o successiva) o Adobe Lightroom (versione 2.0 o successiva). Puoi anche aprire i files CR3 in Canon Digital Photo Professional e convertirli in jpg. Tutti i files prodotti dalla M50 sono facilmente modellabili da chiunque con il software base di Canon (il codice seriale della fotocamera che trovi sotto lo schermo touch ti permette di scaricarlo direttamente dal sito ufficiale).

CONNETTIVITA’
Condividere foto e video è semplicissimo: EOS M50 si collega ai dispositivi smart tramite Bluetooth e Wi-Fi usando l’app gratuita Canon Camera Connect per iOS e Android. È possibile scaricare foto e video su un dispositivo mobile e scegliere di postarli e condividerli o modificarli.

L’app Canon Camera Connect aiuta anche a realizzare foto di gruppo o selfie a mano libera.

Con la funzione Trasferimento Automatico si possono inviare le foto appena scattate a un dispositivo smart abbinato: avrai immediatamente a disposizione i tuoi scatti dalla fotocamera allo smartphone o al computer.

A questo punto, la condivisione immediata di foto e video delle tue storie direttamente sui social media diventa davvero un gioco da ragazzi

La app dà anche la possibilità di geolocalizzare lo scatto.

EFFETTI
Fotografando con la M50, oltre a vari stili, possono essere scelte alcune “scene” preimpostate: Ritratto, Pelle liscia, Paesaggio, Sport, Macro, Food, Panning, Scatto notturno manuale, Controllo retroilluminazione HDR, Modalità silenziosa, Autoritratto.

La funzione “Auto ibrida” consente di creare delle istantanee video (di 2 –  8 “) per formare un breve filmato.

E’ possibile applicare alle foto anche effetti creativi (solo per il formato jpeg, con RAW inalterato): Biancoenero granuloso, Flou, Fisheye, Acquarello, Foto giocattolo, Miniatura, HDR art standard/intenso/marcato/rilievo.

FLASH
La M50 è dotata di un flash integrato estraibile manualmente sollevandolo dalla calotta superiore, dove si trova anche la slitta per il flash esterno o porta accessori. Il flash incorporato funziona molto bene sui primi piani ed è discreto anche come luce di contrasto controluce di giorno.

OBIETTIVI
Per la prova ho avuto a disposizione una EOS M50 dotata dell’obiettivo 15-45/3,5-5,6 IS STM (in kit).

La fotocamera non è dotata di stabilizzatore integrato, ma si affida a quello degli obiettivi della serie EOS M.

Il 15-45 provato è dotato di stabilizzatore. Ottime prestazioni.

Tramite l’adattatore CANON originale (andiamo sul sicuro!) viene assicurata la compatibilità con altre lenti CANON anche più datate.

Nella lista dei desideri potrebbe essere aggiunto l’obiettivo 55-200mm per i momenti in cui potresti aver bisogno di uno zoom. Oppure il 22mm EF-M di CANON (“pancake”) che rende probabilmente la M50 veramente “tascabile”

BATTERIA
Con lo schermo acceso LV fisso la batteria dura un’ora circa (considerati gli scatti e le consultazioni dei menù delle impostazioni). Anche spegnendolo e riaccendendolo al bisogno la durata della batteria è pressoché immutata.

Se chiudi però lo sportello e usi solo il mirino, con cui puoi benissimo gestire tutto (lo abbiamo già detto puoi fare davvero tutto da lì… vedere l’anteprima dell’esposizione, rivedere subito lo scatto appena eseguito, vedere e agire sui menù, regolare diaframmi, ISO e tempi ed è utile quando c’è troppo sole e il display per quanto luminoso non è sufficiente) la batteria dura buono 8 ore. Attenzione all’indicatore di carica: il tempo dall’avviso di “riserva” allo spegnimento è un po’ stretto. Comunque è sempre consigliato (non solo per la M50) avere con sè una seconda batteria.

ANCHE…
La EOS M50 è dotata di presa per microfono esterno (ha già due microfoni nel corpo macchina per riprese audio stereo), presa mini-HDMI, presa micro USB. E’ disponibile anche con corpo macchina di colore bianco.

VIDEO
Non mi dedico ai video perciò di video non ne faccio molti, ma ho constatato che quelli della M50 sono eccellenti.

Va ottimamente fino a Full HD. Arriva anche al 4k che comunque c’è.

Durante la ripresa la messa a fuoco è automatica, ma puoi scegliere la messa a fuoco a richiesta ogni volta che si preme il pulsante di scatto oppure mettere a fuoco manualmente. La ripresa pụò essere effettuata con l’esposizione completamente automatica, oppure regolando manualmente la sensibilità, il diaframma ed il tempo di otturazione.

IN CONCLUSIONE
La Canon EOS M50 è una ottima mirrorless, che grazie alla velocità dell’autofocus, della leggerezza fa del prendi e scatta il suo punto forte. Ha un peso (e un ingombro) di certo superiore a uno smartphone, ma offre prestazioni neppure paragonabili a quelle delle fotocamere dei cellulari. Pesa assai meno di una Reflex. Tradotto nel pratico: la M50 è realmente una fotocamera buona per ogni occasione, soprattutto quelle in cui prevedi lunghi tragitti ed escursioni. La fotocamera sembra pensata sì per una fascia di amatori esperti di fotografia, appena un passo sotto i professionisti, ma permette anche ai meno esperti di avvicinarsi alla fotografia grazie alla semplicità di uso e al background tecnologico che consentono a tutti di scattare belle foto pressoché senza margine d’errore.

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Federico Coppini
Essere un fotografo, soprattutto se per passione, ti rende un inguaribile curioso. Alcuni associano la curiosità con qualcosa di fastidioso, ma in realtà l’essere curioso in senso fotografico significa andare sempre alla ricerca del prossimo livello di grandezza fotografica, della prossima tecnica, del prossimo soggetto, della prossima sfida…