Apple potrebbe finalmente unirsi alla corsa all’intelligenza artificiale innescata da ChatGPT. Secondo 9To5Mac, che ha individuato tracce di funzionalità di “generazione di linguaggio naturale” all’interno di tvOS 16. Si prevede che questa tecnologia sarà poi estesa con Siri ai sistemi operativi dell’azienda di Cupertino.
Fino a poco tempo fa, Apple non sembrava interessata alle capacità di ChatGPT come i suoi colleghi. Mentre Microsoft e Google si sono affrettati a integrare lo strumento nei loro software da un lato e a sviluppare una propria soluzione rivale dall’altro, l’azienda di Cupertino è rimasta particolarmente discreta sull’argomento. Tuttavia, questo non significa che non si stia preparando nulla dietro le quinte.
Un primo accenno lo abbiamo già avuto alla fine di febbraio, con alcune rivelazioni sul futuro di Siri tra cui la possibilità che l’assistente vocale possa un giorno rispondere da solo alle chiamate, oltre ad altri miglioramenti. Ieri, un nuovo rapporto dei nostri colleghi di 9to5Mac ha confermato che Apple non intende rimanere in disparte in termini di intelligenza artificiale.
Apple vuole trasformare Siri in un vero e proprio compagno di conversazione
Infatti, scavando nel codice della beta di tvOS 16.4, 9to5Mac ha individuato la presenza di una funzione chiamata “Natural Language Generation for Siri”. Per ora questa tecnologia è abilitata solo su Apple TV e Homepods, i dispositivi su cui è installato il sistema operativo. Ma alla fine è più che probabile che “Bobcat”, il nome in codice che le è stato attribuito, trovi spazio anche su altri prodotti Apple.
9to5Mac afferma inoltre che il codice di Bobcat si trova anche su iPhone, iPad e Mac. Per il momento, tuttavia, è ancora presto per dire cosa farà effettivamente questa nuova funzione. Tuttavia, è difficile non immaginare che Siri si ispirerà a ChatGPT e alle nuove funzioni aggiunte al software Microsoft nelle ultime settimane. Ma si tratta solo di supposizioni, tanto più che precedenti rapporti hanno già indicato che l’azienda non intende sviluppare un proprio chatbot. Quindi, abbiate pazienza.
