John Goodenough, il creatore della batteria agli ioni di litio, scompare all’età di 100 anni, lasciando un’impronta indelebile nell’evoluzione tecnologica.

La scienza e la tecnologia piangono la perdita di uno dei loro giganti. John Goodenough, noto per essere il creatore della batteria agli ioni di litio, è morto all’età di 100 anni, come confermato dall’Università del Texas di Austin. Il suo nome potrebbe non essere familiare a molti, ma senza il suo contributo, i telefoni cellulari, i computer portatili e i veicoli elettrici non sarebbero stati così pratici come lo sono oggi.

Le batterie al litio erano già state esplorate da altri ricercatori. M. Stanley Whittingham, per esempio, aveva sviluppato una batteria combinando litio con disolfuro di titanio. Tuttavia, il vero passo avanti è avvenuto nel 1980, quando Goodenough, all’Università di Oxford, ha creato un catodo composto da strati di litio e ossido di cobalto, generando una tensione superiore e migliorando significativamente la sicurezza. La capacità delle batterie così prodotte superava di gran lunga quella delle precedenti batterie al piombo-acido, usate nelle automobili, e al nichel-cadmio, utilizzate in numerosi dispositivi elettronici portatili.

La tecnologia si è realmente affermata quando Akira Yoshino ha rimpiazzato il litio grezzo con gli ioni di litio più sicuri. Yoshino ha sviluppato un progetto pratico per Asahi Kasei Corporation e, nel 1991, Sony ha lanciato la prima batteria agli ioni di litio ricaricabile per il grande consumo. Da allora, grazie alla maggiore efficienza, i dispositivi mobili sono diventati più portatili, più sottili, più veloci e con una durata della batteria maggiore, e le auto elettriche sono diventate finalmente una realtà pratica.

Ma il contributo di Goodenough al mondo della tecnologia non si limita alle batterie. Durante il suo lavoro presso il MIT negli anni ’50 e ’60, ha contribuito alla tecnologia che avrebbe poi dato origine alla memoria RAM, presente in molte applicazioni informatiche. Era noto per condividere abitualmente i brevetti con i colleghi, e ha continuato a svolgere attività di ricerca attiva fino a pochi anni fa, lavorando a nuove tecnologie per batterie con il potenziale di rivoluzionare le energie rinnovabili e i veicoli elettrici.

Nonostante il suo basso profilo pubblico, Goodenough ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro. Tra questi, il Premio Nobel per la Chimica nel 2019 e la Medaglia Nazionale della Scienza degli Stati Uniti nel 2011.

L’industria sta progressivamente abbandonando le batterie agli ioni di litio, con le case automobilistiche che stanno progettando veicoli elettrici alimentati da batterie allo stato solido, offrendo densità energetiche superiori, ricariche più rapide e costi inferiori. Tuttavia, non c’è dubbio che il panorama tecnologico moderno non sarebbe lo stesso senza gli sforzi di Goodenough. La sua eredità risuonerà nei corridoi della scienza e della tecnologia per molti anni a venire, continuando a influenzare le innovazioni future.

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