Il sistema operativo Windows 11 di Microsoft sta testando nuove funzioni per proteggere la privacy dell’utente, con un occhio di riguardo per la geolocalizzazione.

Con la crescente preoccupazione riguardo alla privacy nell’era digitale, le aziende tecnologiche stanno lavorando incessantemente per garantire che le informazioni personali degli utenti rimangano al sicuro. In questa direzione, Microsoft ha annunciato di essere al lavoro per migliorare le funzionalità di privacy su Windows 11.

Windows, uno dei sistemi operativi più diffusi al mondo, necessita di accedere a diverse informazioni per garantire un funzionamento ottimale di vari programmi. La posizione geografica dell’utente, in particolare, gioca un ruolo cruciale per molte applicazioni, come quelle legate alle previsioni meteo, al calendario e all’orologio. Anche funzioni come la gestione dell’illuminazione notturna dipendono dalla localizzazione dell’utente.

Nella versione beta 25977, attualmente in fase di test e accessibile solo tramite il programma Windows Insider, Windows 11 si appresta a dare agli utenti un controllo ancora maggiore sull’accesso a questa preziosa informazione. Fino a poco tempo fa, molti software determinavano la posizione dell’utente utilizzando la connessione Wi-Fi o il segnale GPS, spesso senza il diretto consenso dell’utente. Con il nuovo aggiornamento, questo cambierà. Sarà infatti presentato un avviso che chiederà espressamente all’utente se autorizza l’accesso alle proprie reti wireless o al GPS.

In aggiunta, se un’applicazione tenterà di localizzare l’utente, un popup apparirà, consentendo una scelta consapevole sull’autorizzazione. Per garantire una visione completa, i programmi a cui è stato concesso l’accesso saranno elencati nella Cronologia attività della sezione Privacy e sicurezza delle Impostazioni. Un ulteriore livello di controllo è rappresentato da un nuovo interruttore nella categoria “Posizione”. Quando disattivato, impedirà a qualsiasi software di accedere alla posizione, eliminando contemporaneamente qualsiasi avviso.

Questi cambiamenti rappresentano un passo significativo per rafforzare la privacy degli utenti. Tuttavia, la strada per la loro implementazione su larga scala potrebbe essere ancora lunga. Microsoft ha infatti rilasciato una serie di istruzioni dettagliate per gli sviluppatori, affinché possano adeguare i loro software a queste nuove impostazioni. Questi avranno un anno di tempo per farlo, pertanto non ci si aspetta che le funzionalità descritte diventino la norma prima della seconda metà del 2024.

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