L’Europa ha colpito Meta, proprietario di Facebook, con una denuncia secondo la quale il suo servizio di annunci Marketplace è sleale nei confronti dei concorrenti. Legando il suo principale sito di social media a Marketplace, Meta gode di un “sostanziale vantaggio di distribuzione” rispetto ai concorrenti, ha scritto la Commissione UE in un comunicato stampa

“Con il suo social network Facebook, Meta raggiunge a livello globale miliardi di utenti mensili e milioni di inserzionisti attivi”, ha dichiarato il Commissario Antitrust dell’UE in un comunicato. “La nostra preoccupazione preliminare è che Meta leghi il suo social network dominante Facebook al suo servizio di annunci online chiamato Facebook Marketplace. Ciò significa che gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso a Facebook Marketplace, che lo vogliano o meno”.

Inoltre, la Commissione ha rilevato che Meta impone condizioni commerciali sleali ai concorrenti che fanno pubblicità su Facebook o Instagram. In sostanza, Meta può utilizzare “i dati relativi agli annunci dei concorrenti a vantaggio di Facebook Marketplace”. Le pratiche, se confermate, violerebbero le norme dell’UE che vietano l’abuso di posizione dominante sul mercato. L’UE ha il potere di imporre una multa fino al 10% del fatturato annuale di Meta e di proibire il comportamento. 

In una dichiarazione, il responsabile della concorrenza EMEA di Meta ha affermato che “le affermazioni della Commissione Europea sono prive di fondamento” e che l’azienda “continuerà a lavorare con le autorità di regolamentazione per dimostrare che la nostra innovazione di prodotto è a favore dei consumatori e della concorrenza”. 

L’anno scorso la Commissione Europea ha avviato un’indagine antitrust sulle pratiche pubblicitarie classificate di Facebook per stabilire se l’azienda abbia violato le regole della concorrenza utilizzando i dati degli inserzionisti a proprio vantaggio. Il cosiddetto Statement of Objects rilasciato oggi è un passo formale nelle indagini antitrust dell’UE, che informa le parti dei reclami sollevati contro di loro. Secondo la Commissione, Meta può ora esaminare i documenti, rispondere per iscritto e richiedere un’audizione per presentare i propri commenti. 

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