TikTok raddoppia oggi la sua offensiva di fascino in Europa, cercando di contrastare la crescente ondata di malcontento politico nei confronti della popolare piattaforma di hosting video in formato breve. Con il Progetto Clover, TikTok sta essenzialmente raggruppando alcune iniziative annunciate in precedenza insieme a nuovi sforzi per la privacy e la sicurezza.

Con un potenziale divieto statunitense all’orizzonte, TikTok ha delineato una nuova politica sui dati volta a convincere i legislatori europei di non essere una minaccia per la sicurezza. Denominate “Progetto Clover”, le linee guida vedranno TikTok introdurre “gateway di sicurezza” che regolano l’accesso dei dipendenti alle informazioni degli utenti europei e i trasferimenti di dati al di fuori del continente. “Questo aggiungerà un ulteriore livello di controllo sull’accesso ai dati”, afferma TikTok. Come in precedenza, anche le richieste di dati dovranno essere conformi alle leggi locali sulla protezione dei dati.

Una società di sicurezza terza sarà responsabile della supervisione dei nuovi controlli di sicurezza dei dati di TikTok e della conduzione di audit sulle pratiche dell’azienda in materia di dati. La terza parte si occuperà anche di “monitorare i flussi di dati” e di segnalare gli incidenti. TikTok ha dichiarato che presto avrà maggiori informazioni da condividere sulla partnership. L’azienda prevede anche di collaborare con altre aziende per implementare tecnologie che possano aumentare e migliorare la sua nuova politica sui dati.

Secondo TikTok, un team interno sta lavorando al “Progetto Clover” dallo scorso anno. L’azienda prevede di implementare i cambiamenti illustrati oggi nel corso del 2023 e del prossimo anno. Separatamente, TikTok ha annunciato oggi 8 marzo l’apertura di due nuovi centri dati in Irlanda e Norvegia. Entrambi saranno gestiti da terzi e alimentati da energia rinnovabile. L’azienda prevede di iniziare ad archiviare localmente i dati degli utenti europei a partire da quest’anno, con un costo annuale di 1,2 miliardi di euro. “Siamo all’avanguardia su questo fronte perché dobbiamo esserlo, perché dobbiamo guadagnarci la fiducia”, ha dichiarato Theo Bertram, vicepresidente di TikTok per le relazioni governative e le politiche pubbliche in Europa, a BBC News.

L’annuncio arriva dopo che la Commissione Europea, l’ala esecutiva dell’UE, ha vietato al personale di installare e utilizzare TikTok sui dispositivi di lavoro. È difficile stabilire se la nuova politica dell’azienda sarà sufficiente a impedire ai legislatori europei di imporre ulteriori limiti alla piattaforma. Il Project Texas, un accordo che TikTok ha stretto con Oracle per instradare il traffico degli utenti statunitensi attraverso l’infrastruttura cloud dell’azienda, sembra aver fatto poco per convincere i legislatori americani che l’app non è una minaccia per la sicurezza nazionale. Qualunque sia la linea d’azione adottata dagli Stati Uniti, è probabile che spinga l’Europa a fare lo stesso, proprio come hanno fatto con Huawei che ora rischia di essere bandita anche dalla Germania.

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